Speciale Inter-Schalke 04, zoom sui tedeschi: tutti i segreti della squadra di Ragnick

Schalke 04 - Getty Images

SPECIALE INTER-SCHALKE 04, ZOOM SUI TEDESCHI / ROMA – La partita di questa sera dell’Inter a ‘San Siro’ potrebbe riservare più insidie del previsto. Forse in molti hanno sottovalutato lo Schalke 04, sicuramente la squadra meno blasonata uscita dall’urna di Nyon, ma i motivi per stare in guardia ci sono. Primo perchè è sempre un quarto di finale di una competizione europea, secondo perchè i tedeschi pur non avendo brillato in campionato, si sono dimostrati squadra cinica e compatta in Champions. Calciomercato.it vi porta alla scoperta della squadra di Rangnick e dei suoi segreti.

IL MODULO – Con l’arrivo di Ragninck sulla panchina tedesca qualche settimana fa al posto di Magath, il modo di giocare dello Schalke non ha subito profondi stravolgimenti. Il 4-4-2 è e resta il modulo preferito e forse quello che meglio si adatta alle caratteristiche dei suoi giocatori. La stagione più che deludente in campionato (12esima in Bundesliga) è stata in parte dimenticata dal cammino europeo, per molti  sorprendente. Lo Schalke 04 infatti è una delle rivelazioni di questa Champions, perchè nessuno avrebbe pensato, nonostante gli arrivi di Raul e Huntelaar, di vederla così lontana in Europa. Nell’ultimo turno di campionato contro il St. Pauli gli uomini di Rangnick hanno dimostrato di essere comunque una squadra tosta, letale sugli esterni e in attacco, ma decisamente meno affidabile nel reparto arretrato, con eccezione del portiere Neuer. Una difesa molto rocciosa, forte sulle palle alte, ma che potrebbe trovarsi in difficoltà se presa in velocità. Metzelder, ex Real, e Howedes come detto formano la coppia centrale, lenta ma granitica. Sulle corsie esterne basse agiranno il giapponese Uchida a destra e Sarpei a sinistra. il primo ricorda molto Nagatomo: grande velocità e corsa ed ha anche un ottimo piede per il cross. Dalla parte del secondo l’Inter potrebbe sfondare, soprattutto con Eto’o, visto che nell’uno contro uno Sarpei non è proprio insuperabile. Matip, che sostituirà il titolare Kluge infortunatosi venerdì in Bundes, e Papadopoulos formano la cerniera di centrocampo, più distruttiva che costruttiva, perchè il fulcro della manovra tedesca parte dagli esterni: Farfan da una parte e Baumjohann dall’altra sono i veri pericoli. Farfan ha già dimostrato grande classe e personalità in Europa e su di lui si sono già mossi grandi club. La sua rapidità potrebbe essere una spina nel fianco per Zanetti, che se lo ritroverà dalla sua parte. Baumjohann è un giovane molto interessante. Jolly offensivo nato nelle giovanili del club parte da sinistra per poi accentrarsi. E’ dotato di buona tecnica e molto elegante da vedere e può calciare bene con entrambi i piedi. In avanti occhio a Raul. L’ex bandiera del Real ha ancora fame di gol e di successi e lo ha dimostrato. Il compagno di reparto, l’ex milanista Huntelaar però non sarà a disposizione, e nell’ultima di campionato i tedeschi hanno perso anche Gavranovic, talentino svizzero di grandissime doti tecniche. A fare reparto con lo spagnolo, Rangnick dovrebbe puntare su Edu, possente fisicamente e temibile di testa ma abbastanza lento e macchinoso. Dalla panchina poi c’è un altro prodotto delle giovanili, l’astro nascente Julian Draxler, classe ’93, che venerdì ha segnato la sua prima rete in campionato e per il quale si prevede un gran futuro.

IL PORTIERE – Partiamo dal portiere. Neuer senza dubbio è uno dei pezzi pregiati del club. Ricercato da Manchester United e Arsenal, il venticinquenne estremo difensore tedesco, considerato da tutti uno dei più talentuosi portieri in circolazione, ha preso qualche gol di troppo quest’anno in campionato, ma è risultato spesso decisivo in Europa. 193 centimetri per 90 chili: un vero gigante della’area di rigore, che nel 2007, a 21 anni, aveva già vinto il premio di miglior portiere della Bundes.

IL CAMMINO EUROPEO – Inserita nel Gruppo B di qualificazione, lo Schalke 04 ha concluso al primo posto, in un girone non particolarmente difficile, composto da Lione, Benfica e Hapoel. 4 vittorie un pari ed una sconfitta per i tedeschi, che hanno segnato 10 reti subendone appena 3. Dopo il debutto negativo con la sconfitta di Lione, lo Schalke incanala una serie consecutiva di risultati utili: 2-0 al Benfica, 3-1 all’Hapoel e pareggio a campi invertiti. Vendetta per 3-0 in casa contro i francesi e 2-1 in Portogallo all’ultima giornata. Agli ottavi pesca il Valencia e non parte con i favori del pronostico. Al ‘Mestalla’ però finisce 1-1, con Raul che regala il pareggio nella ripresa. In Germania dominio di Ragnick e soci: 3-1 con Gavranovic e doppio Farfan. Bella di notte dunque lo Schalke 04, che nei quarti ritrova i neroazzurri dopo la finale di Coppa Uefa ’96/’97 vinta dai tedeschi ai rigori, e i quarti di finale sempre di Coppa Uefa dell’anno successivo, dove furono i neroazzurri ad avere la meglio (1-0 a ‘San Siro’ e 1-1 in Germania ai tempi supplementari).

LA STELLA – Il nome più affascinante è senza dubbio quello di Raul. L’ex Real vuole continuare a segnare soprattutto in Europa. 71 le reti per il miglior marcatore di sempre nelle competizioni europee. Lui la Champions l’ha già vinta tre volte e conosce la ricetta giusta. 12 sono le reti in stagione realizzate in 28 partite. Per lui, non ci sono più parole, i numeri parlano da soli.

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