Inter, Ranocchia: “Spiego ai miei compagni cosa vuole Gasperini”

Andrea Ranocchia - Getty Images

INTER RANOCCHIA TRA GASPERINI E DIFESA A TRE / MILANO – Ventitré il suo numero fortunato, ventitré come i suoi anni, ventitré come il numero di maglia, lasciatogli in eredità dal suo idolo Marco Materazzi. Andrea Ranocchia, gigante buono dal viso da bambino, in poco più di sei mesi si è preso l’Inter e la maglia della nazionale, affidatagli da Prandelli, in silenzio, frutto di un duro lavoro, perché parlare molto non è il suo forte, ma quando lo fa non sono parole buttate al vento. Il centrale nerazzurro , dalle pagine del ‘Corriere dello Sport’, parla delle pretese, riguardo la difesa a tre,  di Gasperini, conosciuto già ai tempi di Genova e del ruolo in nazionale: “Non è semplicemente una questione legata a un giocatore in più o in meno a centrocampo. Mettersi a quattro talvolta offre più copertu­ra, se, a tre, hai i due esterni che vanno sem­pre. Il fatto è che per assimilare certi movi­menti e per migliorare ci vuole lavoro e tem­po. Quando ero a Genova, con Gasperini, le cose funzionavano benissimo. Con l’Inter le cose vanno sempre meglio. Io parlo coi com­pagni e spiego certi aspetti di quella tattica e loro mi trasmettono l’esperienza di grandi campioni. Se sono soddisfatto? Certo che sono soddisfat­to. Sono all’Inter da 6 mesi, ho poche presen­ze azzurre e ho 23 anni, so che ho ancora molto da im­parare, che devo ancora cre­scere”. Intanto Ranocchia è sempre più titolare in nazionale in coppia con Chiellini , nonostante le critiche piovute riguardo il peso della retroguardia azzurra: “Arrivare ai livelli di Cannavaro, Materazzi o Nesta non sarà facile ma ci proveremo, abbiamo tempo per imparare”.

Luigi Perruccio

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