INTER RANIERI 17ESIMO ALLENATORE / MILANO – Tra i paesi latini forse l‘Italia è uno dei paesi più scaramantici: Come non fare caso ai numeri? Oppure come non eseguire un rito che porti fortuna prima di un evento importante?, e dunque, cosa penseranno i tifosi interisti di Claudio Ranieri 17esimo allenatore dei 17anni presidenziali di Massimo Moratti? Per tutti gli scaramantici non sarà di sicuro di buon auspicio, mentre per i meno sarà solo un caso con l’augurio di non dover dare ragione a chi crede nella sfortuna di quel numero. Era il 1995, Massimo Moratti portava di nuovo l’Inter in famiglia che con il papà Angelo era diventata ‘Grande’, rilevandola dall’allora Ernesto Pellegrini. Da allora il patron della Saras ha messo tutto per questa società, quel qualcosa in più dove il denaro non può arrivare chiamato amore. Un’amore incondizionato, senza nessun freno, a volte anche morboso, nato sin da quando il piccolo Massimo accompagnava lo straordinario Angelo Moratti ad assistere l’Inter del mago Helenio Herrera. Da quel 1995 sono trascorsi 17 anni, di quell’Inter solo l’intramontabile Zanetti ne è superstite, 17 allenatori da Bianchi a Hodgson, Simoni, Lippi, Tardelli, Cuper, Zaccheroni, per arrivare a Mancini, Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri, senza dimenticare Suarez, Castellini, Lucescu e Verdelli. Il 17esimo è appena arrivato a Milano e allora non affidiamoci alla scaramanzia, ma piuttosto alla ‘numerologia’ (lo studio della possibile relazione mistica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi) secondo la quale il numero 17 rappresenterebbe la speranza, la stessa che i tifosi nerazzurri nutrono con l’arrivo di Claudio Ranieri.
Luigi Perruccio