INTER, ZANETTI SU CRISI, RITIRO E GENOVA / MILANO – Ogni volta che si vede Javier Zanetti scendere in campo ci si chiede: qual è il suo segreto? Perchè a 38 anni correre per novanta minuti ininterrottamente senza mai saltare una partita non sembra umano. Naturale quindi che il capitano dell’Inter non stia pensando ad appendere gli scarpini al chiodo: “Fisicamente sto bene e finchè mi sentirò così continuerò a giocare, poi arriverà il momento in cui dirò basta – ha detto il jolly argentino a ‘Radio Dj’ prima di lanciare un messaggio al popolo genovese colpito dal nubifragio – Siamo molto vicini alla gente che sta vivendo questo momento di grande difficoltà. Il nostro pensiero più caro è per voi, speriamo che non succeda più nulla di grave”.
CRISI INTER – Inevitabile parlare del pessimo avvio di campionato dell’Inter, attualmente in zona retrocessione: “Abbiamo avuto un inizio difficile per tanti motivi: dal cambio allenatore a quello della preparazione, passando per i tanti infortuni e la sfortunati in qualche partita – prosegue Zanetti – Ma ora sta a noi rimediare: io ho sempre visto l’impegno della squadra, quindi tutto è ancora possibile, perché siamo solo a novembre e la stagione è lunga”. Il capitano nerazzurro difende il gruppo: “Non è vero che siamo vecchi, nè che fra noi c’è un clan di calciatori che devono giocare sempre. Se un giorno toccherà a me, andrò in panchina o in tribuna senza fare problemi per il bene della squadra”. Infine una battuta su Mourinho: “E’ un gran lavoratore e ci sentiamo spesso: abbiamo un rapporto splendido com’è giusto che sia fra persone che hanno vinto tanto insieme”.
M.R.