INTER, IBRAHIMOVIC SU PASSATO E CALCIOPOLI / MILANO – Ogni pagina della biografia di Zlatan Ibrahimovic sembra contenere delle rivelazioni scioccanti. Dopo le confessioni sulle liti con Guardiola ed Onyewu, trapelano ora i paragrafi dedicati al suo passato all’Inter. Il centravanti svedese accusa lo spogliatoio nerazzurro di essere diviso in tre clan: uno degli argentini, uno dei brasiliani e uno con gli altri. “La vera sfida era rompere quei cazzo di gruppetti. Li odiai fin dal primo giorno. Tutte le squadre rendono molto meglio quando fra i giocatori c’è coesione. All’Inter era l’opposto”. Ibra racconta di aver fatto presente la cosa al presidente Moratti, dicendogli che “bisogna rompere questi dannati clan. Non possiamo vincere se lo spogliatoio non è unito”.
L’attuale centravanti del Milan parla anche del periodo di Calciopoli, quando lui vestiva la maglia della Juventus: “Erano balle, almeno per la gran parte. Arbitri che ci favorivano? Ma andiamo! Avevamo lottato duramente, là in campo. Avevamo rischiato le nostre gambe, e senza avere nessun aiuto dagli arbitri, queste sono cazzate – prosegue Ibrahimovic nella sua biografia – Moggi? Si capiva subito che era un individuo di potere, ma durante una riunione con la dirigenza della Juve sulla crisi con i giocatori lo vidi che cominciò a piangere, proprio lì, davanti a tutti noi… provai compassione per lui”.
M.R.