CALCIOPOLI, LEPORE SULL’INTER / NAPOLI – La sentenza di primo grado del processo di Calciopoli, con le pesanti condanne inflitte a Moggi & Co., ha messo a tacere coloro i quali pretendevano di sostenere che si fosse trattato di una farsa. Ai microfoni di ‘Radio Radio’ il procuratore capo Giandomenico Lepore spiega perchè l’Inter sia stata tenuta fuori dal procedimento: “Le intercettazioni legate ai nerazzurri non avevano rilevanza penale e non potevano essere prese in considerazione. Tutto il materiale di quel tipo lo girammo a Rossi e a Borrelli, qualora potesse rilevarsi utile nell’ambito della giustizia sportiva“.
Anche l’ex pm di Calciopoli Giuseppe Narducci ha commentato la sentenza del Tribunale di Napoli, esprimendo grande soddisfazione: “E’ stata spazzata via la più grande operazione di mistificazione mai condotta in Italia attorno ad un processo e si è dimostrato che quella che operò in quel periodo fu un’associazione per delinquere: era un calcio malato e corrotto. L’atteggiamento della difesa di Moggi si è rivelato inconsistente: non era teso a dimostrare la propria innocenza, ma a dire che c’erano anche altri a fare quelle cose. Una operazione buona solo dal punto di vista mediatico“.
M.R.