Calciopoli, De Santis: “Quello che ha fatto l’Inter non ha prezzo”

Massimo De Santis - Getty Images

CALCIOPOLI DE SANTIS RISARCIMENTO INTER / ROMA – La sentenza di primo grado del processo penale di Calciopoli dello scorso 8 novembre è stata una doccia gelata per Massimo De Santis. L’ex arbitro infatti non si aspettava di essere condannato (1 anno e 11 mesi), credeva al contrario che avrebbe ottenuto un’assoluzione. Intervistato da ‘Calciomercato.it’, il diretto interessato professa la sua innocenza: “La reazione per la sentenza è stata ed è di delusione: si entra in aula e ci si aspetta che si venga giudicati per le prove. La decisione è arrivata per via della maggioranza. Le due giudici a latere non hanno giudicato per coscienza. A ripensarci noi abbiamo sottovalutato alcuni aspetti che ci potevano far presagire la sentenza”. De Santis si sta preparando per il secondo grado di giustizia: “Stiamo lavorando per l’appello e ce ne saranno delle belle. Io non mollo niente. La polizia e i magistrati hanno grosse responsabilità”.

MOGGI – “Moggi è stato visto come il mostro ed io il braccio armato – le parole dell’ex fischietto – Ma vorrei far notare che le tre partite per le quali sono stato condannato non riguardano la Juve. E’ stato cercato e trovato un capro espiatorio, ci si è concentrati sulla squadra che dava più fastidio, quella più vincente, ossia la Juventus. Non era un sistema, semplicemente tutti facevano gli interessi delle proprie squadre. Tutti si sentivano, tutti chiamavano i designatori che a volte se ne occupavano altre volte no. Il più grande millantatore è stato Mazzini“.

RISARCIMENTO INTERDe Santis ha chiesto un risarcimento di 21 milioni di euro all’Inter per sospetto spionaggio: “La cifra l’abbiamo stimata in base a quanto chiesto da Vieri. Anche se quello che ha fatto l’Inter con Pirelli-Telecom non ha prezzo per la sua gravità. Comunque il 13 marzo ci sarà il dibattimento”.

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