Milan-Inter, le possibili scelte di Ranieri

Claudio Ranieri - Getty Images

MILAN RANIERI DERBY INTER/ MILANO – Alla vigilia del derby della Madonnina numero 177 in campionato, è arrivato il tempo delle scelte per Claudio Ranieri: quale sarà l’unidici con il quale l’Inter scenderà in campo domani sera per contrastare i cugini rossoneri? Ecco le possibili soluzioni.

Difesa – Pochi i dubbi riguardanti il settore difensivo: linea solita formata da Nagatomo a sinistra (ma attenzione a Chivu), coppia centrale composta dal duo inossidabile Lucio-Samuel, mentre sulla corsia di destra l’unico dubbio riguarda la presenza o meno di Maicon, anche se indiscrezioni provenienti dalla Pinetina, danno in netto recupero le condizioni fisiche del colosso brasiliano.

Centrocampo – Molto probabilmente Ranieri continuerà a utilizzare quattro centrocampisti, con il capitano Zanetti a fare da tappabuchi sulla fascia destra ai vuoti che lascerà Maicon, che molto spesso si spinge in avanti disinteressandosi delle marcature. A sinistra agirà Ricky Alvarez, l’argentino nelle ultime partite ha offerto buone giocate, il suo ruolo sarà comunque quello di accentrarsi per agire quasi alle spalle delle due punte, a meno che Ranieri non rischi Sneijder dal primo minuto. Centrali, Thiago Motta e Cambiasso. Il primo agirà come playmaker, a copertura dei due centrali di difesa e come regista della squadra nerazzurra. L’argentino sarà più mobile, cercando di lasciare meno spazi possibili per gli inserimenti di Boateng e Nocerino.

Attacco – Dubbi, a meno di clamorose sorprese, non ce ne sono: Milito, tornato al gol e non solo, agirà quasi da seconda punta, fornendo movimento utile per i suoi compagni. Pazzini punta centrale, avrà il duro compito di penetrare nella difesa rossonera e sarà utilizzato spesso e volentieri come sponda d’attacco per le giocate del Principe nerazzurro.

Capitolo Sneijder – L’olandese dovrebbe finalmente rientrare fra i convocati, difficilmente però il tecnico dell’Inter Claudio Ranieri lo manderà in campo dal primo minuto. Due i motivi essenziali: condizioni fisiche non ancora ottimali )quindi ancora a rischio infortuni) e impossibilità, almeno per il momento, di abbandonare il 4-4-2 che tante soddisfazioni sta regalando al tecnico e a tutta la squadra.

 

Raffaele Amato

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