INTER JUVENTUS SCUDETTO / MILANO – Dopo sette vittorie consecutive una sconfitta per l’Inter poteva capitare. Ma se si analizza come e contro chi è arrivata, diventa molto più difficile da accettare: il Lecce non solo non aveva mai vinto in casa, ma prima del match contro i nerazzurri aveva sempre subito almeno un gol al ‘Via del Mare’… A mancare non è stata la fortuna perchè, contro un avversario nettamente più debole a cui i nerazzurri solo un mese fa rifilarono quattro gol dopo aver colpito quattro pali, non ci si può appellare solo alla grande prestazione di Benassi. Consapevole della sconfitta dell’Udinese di sabato sera, l’Inter avrebbe dovuto fare di tutto per battere i giallorossi ed agganciare i friulani al terzo posto, restando peraltro anche in scia per lo scudetto.
E invece la squadra di Ranieri, complice le scelte molto discutibili dello stesso allenatore testaccino, è scesa in campo con sufficienza e senza quella cattiveria agonistica che caratterizza invece la Juventus capolista. Basti considerare un paio di episodi dell’ultimo week end calcistico: da una parte nel primo gol dei bianconeri contro l’Udinese, Matri ha anticipato con caparbietà il difensore avversario per correggere in rete la respinta corta di Handanovic; dall’altra parte sul tiro di Pazzini deviato da Benassi non c’era nessun nerazzurro pronto al tap-in vincente. C’è poi un dato di fatto che deve far riflettere: l’Inter ha finito la partita contro il Lecce senza neanche un ammonito… Così contro le ultime tre in classifica i nerazzurri hanno raccolto già la seconda sconfitta in quattro match (l’altra a Novara, ndr): ruolino di marcia inaccettabile per chi punta allo scudetto. E sono proprio quelli i sei punti che fanno la differenza in classifica rispetto alla squadra di Conte oltre allo scontro diretto perso: ecco perchè la Juventus è prima e l’Inter no.