INTER MORATTI RANIERI BRANCA/ MILANO – Non solo nuovo allenatore ma anche nuova dirigenza: è questo il possibile scenario che secondo indiscrezioni, starebbe attentamente vagliando il presidente Moratti. Piero Ausilio e principalmente Marco Branca sarebbero nel pieno del marasma nerazzurro, considerati dal massimo dirigente interista come i principali artefici dei misfatti dell’Inter in questa stagione. I mali e le lacune dell’attuale squadra guidata da Ranieri sono riconducibili a errori del passato, in particolare dall’estate 2010.
GLI ERRORI – Inizia dall’addio di José Mourinho alla panchina interista la parabola discendente della squadra nerazzurra: dati alla mano, dopo il memorabile Triplete il solo Pazzini e in parte Ranocchia possono ritenersi degli acquisti importanti, o quantomeno utili nell’undici titolare. Ieri, nella gara persa contro il Novara, solo due erano i giocatori ‘nuovi‘, per dirlo con un eufemismo, rispetto alla finale di Champions League vinta nel maggio 2010, ossia quasi due anni fa, periodo che nel calcio sarebbe da considerarsi un’eternità. Poli, tra l’altro preso solamente in prestito dalla Sampdoria, e Ricky Alvarez, considerato come uno dei giovani più promettenti della rosa nerazzurra, ma anagraficamente più vecchio del suo connazionale Aguero, già ai massimi livelli da circa sette anni. Rapporto giovani-vecchi che non regge il confronto: in panchina i soli Faraoni e il sopracitato Ranocchia, rispettivamente 20 e 24 anni. Il resto della squadra identico a quella che compose la strabiliante Inter di Mourinho. Il capitombolo dell’Inter lo si può facilmente racchiudere nelle sbagliate scelte di mercato: due anni che non hanno portato linfa nuova a tutta la squadra, costretta a fare di necessità virtù, e a tirare la cosiddetta ‘carretta’, pur sapendo di non essere più in grado di riuscirci con il materiale a disposizione. L’età avanzata, resta il tallone d’Achille per Zanetti e compagni: solo attraverso l’inserimento graduale ma qualitativamente importante di nuovi giocatori, i senatori avrebbero potuto continuare a dare una grossa mano a tutta la squadra, cosa che allo stato attuale non riesce in buona parte. Ed è proprio qui che affiorano maggiormente gli errori di chi si occupava e di chi tuttora si occupa di mercato, ossia Marco Branca.
BRANCA E IL FUTURO – Sarà molto probabilmente questo il principale capo di accusa che il presidente Moratti getterà nei confronti del direttore tecnico dell’Inter: mancato rinnovamento del gruppo storico, in aggiunta ai grossolani errori in campagna acquisti (clamoroso il caso Forlan in estate non utilizzabile in Champions). Una rosa che stando all’età media dei componenti avrà bisogno urgentemente di molteplici acquisti già a partire da giugno. Per competere ad alti traguardi sia in Italia che in Europa, la squadra dovrà necessariamente essere svecchiata, un giusto mix di esperienza e gioventù utile per tornare a rincorrere successi di prestigio. Con o senza Branca, a Moratti l’ardua sentenza: decidere soprattutto per il bene dell’Inter e per un futuro degno del passato.
Raffaele Amato