CHIEVO-INTER, CONFERENZA RANIERI / MILANO – Cinque giorni per salvare (almeno in parte) la stagione. L’Inter anticipa a domani la gara della 27esima giornata di Serie A contro il Chievo per preparare al meglio la sfida di martedì prossimo contro il Marsiglia, ritorno degli ottavi di finale di Champions. “Il Chievo è una squadra che sta bene in salute e sa giocare bene a calcio come si è visto contro la Juventus, anche se a Verona giocano in un modo diverso per sopperire alle pessime condizioni del campo – esordisce Claudio Ranieri in conferenza stampa – Il primo argomento di tattica è sempre il terreno di gioco: loro sono abituati, giocheranno in verticale e ci presseranno da morire; noi dovremo cambiare il chip ed adattarci, ma non è una partita falsata. Marsiglia? Mi auguro che la squadra sia concentrata solo a partita di domani, magari sarò io che farò le considerazioni sulla formazione, se è il caso di far riposare o non rischiare qualcuno“.
CRISI E MODULI – La crisi che sta attraversando l’Inter rischia di lasciare la squadra senza obiettivi con due mesi di anticipo rispetto alla fine della stagione: “E’ un campionato non positivo per l’Inter, ma abbiamo 70 giorni per svoltare e per dimostrare che nonostante la brutta annata noi ci siamo ancora – prosegue Ranieri – Contro il Catania abbiamo reagito segnando due gol negli ultimi venti minuti, spero sia un segnale positivo: aver rimontato lo svantaggio ha fatto sì che si sono allenati bene, con un altro spirito. Non è facile quello che stanno sopportando questi ragazzi, sono campioni finiti nel ciclone della critica per un campionato assurdo, ma come ho sempre detto, questo è un grandissimo gruppo“. Il tecnico testaccino ha poi parlato dello schieramento in campo: “Il 4-2-3-1 è il modulo con cui volevo far progredire la squadra ma adesso non si può, anche se forse lo riproporrò in futuro. Non mi era mai capitato di dover cambiare così spesso a causa degli infortuni, io preferisco partire con uno schema e poi magari variare”.
SNEIJDER, PAZZINI, CAMBIASSO – Mister Ranieri ha poi parlato di alcuni singoli, a partire dal solito Sneijder: “E’ un campione nel quale credo molto, sta a me dosarlo in maniera giusta, ma sono convinto che lui e Pazzini alla fine faranno i loro gol: certo, non sarà uno dei loro migliori campionati, ma non possono essersi scordati come si fa. Le lacrime di Cambiasso? Non le ho viste, ma non mi sorprendono: è un giocatore che tiene moltissimo a questa squadra a cui ha dato tanto e da cui ha ricevuto tanto”. Infine una battuta su Alvarez, ancora assente: “Credo che sarà convocabile per Marsiglia, sta facendo passi da gigante, è quasi pronto”.
FUTURO E TRAPATTONI – In settimana è proseguito il toto-allenatore per la prossima stagione, nonchè le voci su un possibile esonero di Ranieri, che a tal proposito ha mantenuto il solito aplomb: “Sono italiano e quindi sono abituato a questo gioco, sono cose normali e conseguenziali. Come mi sento? Carico, deciso e volitivo, ora ci vuole pizzico di determinazione in più per far girare fino in fondo la ruota”. L’allenatore nerazzurro ha poi detto la sua sul calendario: “Ci sono troppe partite in serie A: tra viaggi, coppe e nazionali i giocatori accumulano troppo stress, ridurre le squadre sarebbe già un bel passo”. Infine a chi gli chiedeva cosa pensasse delle parole di Trapattoni, il quale disse che allenare l’Inter è come stare in una centrifuga, Ranieri ha risposto: “Non sono d’accordo, deve andare a Roma e poi vede…”.
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