INTER, PARLA MARCO MATERAZZI / MILANO – Quando si parla di Inter è facile che il pensiero vada a chi negli anni scorsi ha difeso, seppur con molte critiche, la maglia nerazzurra: ovviamente stiamo parlando di Marco Materazzi. Dieci stagioni, intervallate da sconfitte, ma da tante vittorie e da numerosi trofei, 5 scudetti e una Champions League su tutti. L’ex bandiera della ‘Beneamata’ ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, dove ha parlato della crisi della squadra, di Ranieri e della prossima sfida contro il Marsiglia: “In questi ultimi mesi vedevo che alla squadra mancava l’anima, elemento fondamentale che ha caratterizzato l’Inter degli anni scorsi”. Venerdì i nerazzurri hanno forse disputato la miglior gara, soprattutto dal punto di vista del gioco: “Sono scesi in campo gli uomini giusti, anche sotto l’aspetto tattico. Stankovic in mezzo al campo, Poli e poi Sneijder dietro le punte, hanno dato le giuste geometrie alla squadra”. Sono state prese scelte importanti da Ranieri, come ad esempio l’esclusione di Cambiasso: “Il tecnico, all’inizio della sua avventura si era affidato a delle certezze, poi ha finalmente capito che per dare una sterzata importante, sono fondamentali i giocatori che creano, coloro che danno un gioco alla squadra”. Prezioso è stato l’apporto di Sneijder, criticato e contestato in quest’ultimo periodo: “Quando leggevo frasi e interviste contro l’olandese pensavo seriamente che il mondo girasse al contrario. Forse Ranieri lasciandolo in panchina voleva soltanto stimolarlo, alla fine lui è quello che deve fare le giuste valutazioni”. Allora è al tecnico testaccino che forse andrebbero imputate le maggiori colpe di questa crisi: “Il problema non era il cambio continuo dei moduli tattici, ma il fatto che a giocare fossero sempre gli stessi. All’allenatore spetta gestire le forze dei propri uomini”.
Le sconfitte di Udinese e Lazio potrebbero riaprire la lotta per il terzo posto, piazzamento fondamentale per il futuro di questo club: “Troppe sono le squadre davanti, e troppi sono i punti persi. Sarà sicuramente dura convincere giocatori importanti a venire all’Inter per disputare l’Europa League, ma la realtà è questa purtroppo. Credo che possa essere più facile il raggiungimento della finale di Champions League, che il terzo posto in Campionato”. Il ruolo di Materazzi all’Inter è stato preso da Andrea Ranocchia, soprattutto perché ha ereditato il numero 23: “Un maggior turnover lo avrebbe agevolato sicuramente. Lui sta vivendo la mia stessa situazione d’instabilità vissuta nel pre-Mondiale 2006: questo è un augurio per Andrea, spero che Prandelli si comporti con lui come Lippi fece con me”. Capitolo Champions, domani sera ci sarà la sfida contro il Marsiglia, all’andata i francesi si imposero per 1-0: “Una squadra che gioca questa competizione da dieci anni non può certo avere paura della squadra di Deschamps“. La gara in casa, soprattutto in un ‘Meazza‘ stracolmo, potrebbe fare la differenza: “Certamente, se lo stadio sarà bollente di sicuro trascinerà tutta la squadra. Tra l’altro l’Inter è composta da campioni veri, da Julio Cesar a Zanetti, passando per Stankovic e Sneijder, tutti giocatori che che si esaltano in queste partite”.
Raffaele Amato