Inter, i responsabili della crisi: società, allenatore(i) e giocatori

Moratti e Branca - Getty Images

CRISI INTER REPSONABILITA’ / MILANO – La parola crisi è stata usata moltissime volte quest’anno, soprattutto per descrivere il momento dell’Inter. Crisi… ma chi sono i veri responsabili di questa stagione disastrosa? Come giusto che sia, le maggiori colpe partono dai vertici societari, ossia dal presidente Moratti: lui in primis, è stato il fautore di errori, anzi di orrori, che a catena si sono rivoltati su altre componenti di eguale importanza, vale a dire dirigenza, allenatore(i) e in ultimo, sono state le mancanze, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni sul campo, di molti se non tutti, dei giocatori dell’Inter. Dove ha sbagliato Moratti uno potrebbe chiedersi: facile, nella scelta dei collaboratori, di coloro che con un budget stanziato dal patron dovrebbero costruire la squadra. Costruire la squadra? Da circa due anni più che costruire si è distrutto una squadra, basterebbe non andare troppo lontano nel tempo: dalla cessione di Balotelli (svenduto al City) e alle non cessioni – a peso d’oro – dei vari Milito e Maicon, passando per quella di Eto’o rimpiazzato poi da Forlan (dopo i Mondiali del 2010 era lampante che fosse in calo fisico), a quella ultima di Thiago Motta, per il quale sono arrivati alla ‘Pinetina‘ – per raccogliere la sua eredità – Palombo, riserva nella Sampdoria in serie B, e Guarin, di cui ancora non vi è traccia nemmeno di una foto con addosso la maglia dell’Inter. Tutte scelte di mercato che hanno danneggiato la straordinaria squadra che vinse tutto nel maggio 2010.

I colpevoli della crisi: abbiamo elencato in ordine Moratti e lo staff dirigenziale, Branca in primis, ma non vanno dimenticati anche le pessime scelte di Gasperini, e ora di Ranieri. Entrambi, chi più e chi meno, non hanno saputo dare un’impronta ad una squadra che, seppur logora, è sempre composta da elementi in grado di fare la differenza. Sia Gasperson (Ferguson si starà rivoltando sulla panchina) che Mister Testaccio hanno cambiato e ricambiato moduli e giocatori, senza però riuscire a dare motivazioni, necessarie per poter ambire a importanti traguardi. I giocatori? Bè.. anche loro hanno delle colpe.. e che colpe, oserei dire. Le prestazioni sul campo non mentono mai, e al di là delle solite parole di circostanze, e del “Daremo tutto”, i nerazzurri non hanno mai dato prova di voler veramente dare la scossa alla stagione, mai: le prove ridicole di Roma e Novara, solo per citarne un paio, sono state la prova lampante che per il futuro, se si vorrà tornare a vincere, bisognerà cambiare molto, partendo proprio da chi calca il prato verde del ‘Meazza‘. Cosa fare adesso lo deciderà solo Moratti: l’importante è che certi errori non vengano ripetuti anche nei prossimi mesi. Sbagliare è umano… ma perseverare è diabolico.

 

Raffaele Amato

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