INTER, PARLA DIEGO MILITO / ROMA – Questa è la settimana che precede la supersfida di Torino tra l’Inter e la Juventus, nel famoso derby d’Italia. Una gara particolare sia per i tifosi che per gli stessi giocatori, tra questi sicuramente Diego Milito: “Vincere una partita del genere potrebbe risollevare il nostro morale e soprattutto la classifica – ha dichiarato al ‘Corriere dello Sport’ – Conquistando i tre punti potremmo avere la spinta per provare a raggiungere il terzo posto“. Si affronteranno due squadre diametralmente opposte, la Juventus sta vivendo un ottimo momento, la conquista della finale di Coppa Italia ai danni del Milan ha dato grande entusiasmo agli uomini di Conte: “Servirà sicuramente una grande prova. Noi dal punto di vista psicologico non siamo al cento per cento, speriamo che le quattro gare senza sconfitte ci diano la carica necessaria per affrontare un match così importante. La testa è una componente fondamentale: loro saranno super motivati, ma noi non dovremo essere da meno”. La Juventus è prima di tutto un gran collettivo: “Direi di si. A loro toglierei Pirlo: è lui il fulcro del gioco“. L’eliminazione in Champions League ha sicuramente inciso sullo stato mentale della squadra: “Credevamo di passare il turno, a maggior ragione dopo il gol dell’1-0. C’è stata molta sfortuna in alcuni episodi, però non sarebbe nemmeno giusto imputare la colpa solo alla malasorte. Per risollevarci ora dovremo contare solo sulle nostre forze“. Sfortuna ed errori individuali, elementi che hanno influito nel creare questo trend negativo: “Il calcio è questo. Due anni fa vincevamo tutto, ora ogni cosa gira per il verso opposto”. Un altro fattore che ha inciso, soprattutto domenica scorsa contro l’Atalanta, è stato l’errore dal dischetto proprio del ‘Principe’ Milito: “Succede. Nella mia carriera ne ho tirati tanti sbagliandone pochi. Anche col Chievo ne ho sbagliato uno. Anche in questo caso la fortuna ha guardato dall’altra parte. Se Consigli si fosse buttato dall’altra parte…“.
Contro la Juventus Milito non ha ancora mai segnato: “Domenica sera proverò ad infrangere questo tabù”. La critica parla di un ciclo Inter finito, di Zanetti e Cambiasso come intralci alla rifondazione: “Possiamo ancora dare tanto. In squadra ci sono giocatori che potranno ancora essere utili alla causa. Per il futuro non servirà una rivoluzione. Mi dispiace per ciò che viene detto nei confronti di Javier e del ‘Cuchu‘: hanno dato tanto a questi colori, anteponendo il gruppo agli interessi personali“. Difficile non parlare del caso Forlan, l’uruguagio contro l’Atalanta si è rifiutato di entrare in campo: “Non mi sembra sia stato un episodio grave. Ero li quando Ranieri ha parlato con Diego: lui semplicemente non se l’è sentita di fare un tipo di lavoro sulla fascia. E’ stato sincero, a volte è meglio non andare in campo se non si è in grado di aiutare la squadra“. Domenica sera potrebbe essere l’ultimo Inter-Juventus di Alessandro Del Piero: “E’ un mito del calcio. Sarà bellissimo incontrarlo e giocarci contro”.
Raffaele Amato
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