CALCIOPOLI MAROTTA JUVENTUS ARBITRI / TORINO – “Non volevamo mettere le mani avanti per ottenere vantaggi per i match successivi, ma solo puntualizzare una situazione anomala: purtroppo c’è la sensazione che a volte manchi serenità da parte di chi arbitra la Juventus, le scorie di Calciopoli sono ancora lì”. Pensieri e parole di Beppe Marotta pronunciate durante una intervista a ‘Tuttosport’: una preterizione che il direttore generale bianconero poteva tranquillamente risparmiarsi in vista delle ultime nove giornate di campionato. Ogni volta che la Juventus si lamenta degli arbitraggi i tifosi delle altre squadre si chiedono se sia uno scherzo visti i decenni in cui la ‘Vecchia Signora’ era l’unica beneficiaria degli errori (che poi la giustizia sportiva e penale ha dimostrato essere dolosi) dei fischietti italiani.
E’ vero che la Juventus ha avuto quest’anno un solo rigore a favore e, forse, ne meritava qualcuno in più. Ma Marotta dimentica gli errori di cui si sono avvantaggiati i bianconeri – su tutti il gol non concesso a Muntari contro il Milan ed i tre rigori negati al Cagliati – che permettono alla squadra di Conte di restare in corsa per lo Scudetto. Assurdo poi il riferimento a Calciopoli: ammesso che la Juve abbia pagato a sufficienza per il danno arrecato al calcio italiano con le sue malefatte, appare davvero fuori luogo fare le vittime per un reato commesso in passato. E poi cosa dovrebbe dire l’Inter? Forse che si sta tornando proprio ai tempi di Calciopoli se si considerano i torti arbitrali subuti contro Palermo, Novara, Catania, Napoli, Atalanta, Milan… In casa Juventus si è persa un’altra occasione per fare silenzio.
Maurizio Russo