INTER, PARLA JAVIER ZANETTI/ MILANO – “Quando smetterò, quella notte non chiuderò occhio, ma all’indomani sarò già pronto per ricominciare in una nuova veste”, questa una delle prime dichiarazioni rilasciate da Zanetti al settimanale ‘Chi’, pubblicate ieri in anteprima su InterLive.it (leggi qui). Parole chiare e decise, dette da un giocatore intramontabile, un vincente sul campo e nella vita. Zanetti parla a 360 gradi, da Stramaccioni a Ranieri, passando per Gasperini, Balotelli, e Mourinho.
GASPERINI e RANIERI – “Con Gasperini non ha funzionato nulla. Infortuni vari, sfortuna, e risultati – ha dichiarato il capitano dell’Inter – Quando è stato esonerato, Gasperini è venuto da me visibilmente emozionato, con le lacrime agli occhi. E’ stata una cosa molto dolorosa”. L’arrivo di Ranieri non ha cambiato le sorti della stagione: “La squadra era con lui, anche se i risultati non sono ugualmente arrivati – sottolinea Zanetti su ‘Chi’ – E’ stato giusto cambiare di nuovo“.
STRAMACCIONI – “E’ uno con le palle! Ha delle idee chiare e precise, sicuramente merita questa opportunità“. L’arrivo del giovane tecnico sulla panchina dell’Inter fu comunicata a Zanetti da Moratti, ovviamente ancor prima che venisse resa ufficiale: “Dissi al presidente che l’importante era solo il bene dell’Inter”. La conquista del terzo posto potrebbe significare la conferma di Strama anche per la prossima stagione: “Il gruppo lo segue. Cercare un Mourinho quando magari in casa hai uno bravo potrebbe essere inutile – ha evidenziato l’argentino – Comunque ogni decisione la dovrà prendere Moratti”.
MOURINHO e BALOTELLI – “Con José siamo amici. Spero che il suo Real vinca Liga e Champions League”. Proprio lo Special One, quando allenava l’Inter, non ebbe un gran rapporto con Mario Balotelli: “Deve mettere la testa a posto – ha dichiarato Zanetti – Deve trovare il giusto equilibrio“. Lo rivvoresti come compagno di squadra? “Certo, Mario è un grande campione. Ho apprezzato molto le sue scuse per gli errori commessi negli ultimi mesi”.
MOROSINI – “Dopo la notizia della sua scomparsa sono stato molto male – ha confessato il capitano nerazzurro – La storia della sua vita è drammatica“. La morte improvvisa del centrocampista del Livorno ha fatto sì, che venisse sospeso il calcio in Italia, giusta decisione secondo Zanetti: “E’ stata una forma di rispetto per ricordare e onorare la sua memoria”.
IBRA, PATO E CASSANO – “Con Zlatan non ho contatti. Resta comunque un campione, un giocatore che ha fatto grandi cose all’Inter”. Il ritorno in campo dell’attaccante barese è stato accolto con grande piacere dal capitano della Beneamata: “Sono felice per lui. Cassano l’ho anche sentito a telefono… gli ho fatto gli auguri“. Per uno che torna (Cassano, ndr), ce n’è un altro che è completamente finito ai margini, complici i continui guai fisici, ovviamente il riferimento è a Alexandre Pato: “Forse il suo fisico non era abituato, e non lo è tuttora, a giocare troppe partite. Gli infortuni potrebbero compromettere la sua carriera“.
RIPARTIRE – Battuta conclusiva sulla sua amata Inter, e su questa annata disastrosa che terminerà con zero titoli: “E’ finito un ciclo. Sono convinto però, che torneremo molto presto a lottare per traguardi importanti“, parola di capitano!
Raffaele Amato
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