INTER, PARLA ANDREA STRAMACCIONI / MILANO – Andrea Stramaccioni sta diventando con il passar del tempo il nuovo leader dell’Inter. Il giovane tecnico, tra sorrisi e battute, è entrato nel cuore dei tifosi, e nelle grazie dei giocatori, da sempre ago della bilancia nelle scelte di Moratti. Strama è fatto così, prendere o lasciare. L’Inter lo ha scelto per la ricostruzione: “Il presidente mi ha scelto per aprire un nuovo ciclo – come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ – Per non bruciarmi, e per tutelarmi, il dt Branca mi fece firmare un contratto ‘paracadute‘, nel caso la mia avventura in nerazzurro sarebbe terminata in maniera negativa. Un contratto di altri due anni a cifre superiori in Primavera – ha aggiunto Stramaccioni – Una tutela per me, e per la mia famiglia”. Molti lo hanno definito fortunato, altri un predestinato, ma il giovane mister non la pensa affatto così: “L’Inter mi ha voluto per un nuovo e vincente progetto. Non mi sento nè fortunato nè predestinato – ha sottolineato – La società ha creduto in me fin dall’inizio. Mi ha cresciuto come figura professionale”. Lo ha voluto Moratti, lo ha scelto il presidente per il presente e per il futuro: “Quando venne a Londra a vedere la finale (NextGen Series, ndr) io compresi che il presidente aveva fiducia in me. La sua fu una scelta emblematica“. Per ora, la vittoria più bella di Strama sulla panchina dell’Inter è stata quella contro il Milan: “Chiesi a Sneijder di dar fastidio a van Bommel, e ad Alvarez di fare lo stesso con Abate”, ha concluso Stramaccioni. Il domani dell’Inter è nelle sue mani e nelle sue idee, alla società nerazzurra spetterà appoggiarlo e sostenerlo, sempre e comunque vicino al suo tecnico. E’ così che si costruiscono i grandi successi.
Raffaele Amato