CALCIOMERCATO INTER DIEGO MILITO DESTRO PAZZINI / PINZOLO – E’ l’arma letale dell’Inter di ieri, il diamante prezioso dell’Inter di domani. Quella del nuovo progetto, dei giovani. Quella dell’addio ai ‘vecchi’ del Triplete. Diego Milito è uno dei superstiti della rivoluzione ‘morattiana’. Uno degli ultimi capisaldi. Lui, insieme a Zanetti, Cambiasso e Samuel. Ai quali si è da poco aggiunto Rodrigo Palacio. Una little Buenos Aires, o poco ci manca. Una presenza forte di argentini in rosa, anche se ognuno di loro, come giusto che sia, si allena e gioca per il bene di tutto il gruppo: “Io amo questa maglia – ha dichiarato il Principe Milito alla ‘Gazzetta dello Sport’ – In questa squadra mi trovo benissimo, mi sento amato dai tifosi interisti. Non riuscirò mai a ripagare tutto questo affetto nei miei confronti. Io, e i miei compagni, abbiamo sempre dato il massimo per l’Inter, a prescindere da brasiliani e argentini. Chi parla di ‘clan’, si sbaglia – ha precisato – Sarebbe anche ora di smetterla di dire e pensare certe cose”. Chi va e chi viene, il mercato nerazzurro è fibrillazione: “Mi è dispiaciuto perdere compagni e amici come Lucio e Forlan, ma la società ha deciso così. Il club prima di tutto. Sono comunque arrivati Palacio e Silvestre, due giocatori da grande squadra. Due da Inter”.
DESTRO & PAZZINI – Due casi opposti. Il giovane attaccante è nel mirino dell’Inter, ma è seguito anche da altri club. Roma e Juventus su tutti: “Mattia si è allenato con noi quando c’era Mourinho, precisamente nell’anno del Triplete. E’ un giocatore completo – ha spiegato Milito – Già allora si vedeva che sarebbe diventato un grandissimo. Tra l’altro, ha ampi margini di miglioramento”. Ha le valigie in mano. Il Pazzo non rientra nei piani di tecnico e società. Solo un anno fa si parlava di lui come possibile erede del Principe: “Sono rimasto sorpreso dal suo sfogo. Mi dispiacerebbe, se anche lui dovesse andar via”.
AMBIZIONI – “Partire forte, essere uniti, e saper soffrire”. Così si vince. Milito lo sa bene: “Senza sofferenza si raggiunge nulla. Per vincere già quest’anno darei tutto. Si farebbe pure biondo? Si anche. Tanto poi la tintura va via…”.
Raffaele Amato