INTER RIVALITA’ JUVENTUS LUCIO CORDOBA CHIVU / MILANO – Ci risiamo. La storia, almeno nel calci0, si ripete. Sempre. Tra Inter e Juventus è rinata una rivalità sportiva (e non solo) d’altri tempi. Partendo da quella degli anni ’60 in poi, con l’allora presidente Angelo Moratti che battagliava contro tutto e tutti, contro, soprattutto, i potentissimi Gianni e Umberto Agnelli. Per finire ai giorni nostri, senza però dimenticare la grande guerra di fine anni ’90. Dal rigore negato a Ronaldo fino al maledetto – per gli interisti – 5 maggio 2002. Passando per lo scandalo ‘calciopoli‘, che ha definitivamente rigettato benzina fra i due club. Oggi, dagli sgambetti sul mercato, da Pazzini a Isla, passando per Giovinco e Kolarov, finendo con le parole sotto forma di ‘arruffianamento‘ di Lucio, il quale ha dato ragione ad Andrea Agnelli in merito alla questione (noiosa e pedulante) scudetti. Trenta per gli juventini e per il loro presidente, abbondantemente di meno per gli interisti e non solo. C’è chi parla, a torto o a ragione, di dodici, o massimo tredici titoli vinti sul campo, e di altri conquistati solo in ‘farmacia’ (vedi lo scandalo doping) e con la compravendita di arbitri e partite. Ognuno può pensarla come vuole, a questo punto. Giuste o no, le sentenze si devono rispettare. All’ex Lucio, giustamente, hanno risposto un po’ seccati, Ivan Ramiro Cordoba e Cristian Chivu: “Le parole che ha detto credo che non le pensasse veramente – ha dichiarato il colombiano – Anche se penso che nessuno l’abbia obbligato. Lucio ha solo detto che è d’accordo col presidente – ha riposto invece ironicamente il romeno – Ma non ha specificato quale però… “. Dalle diatribe, accese o meno, al campo: lì le altre sentenze. Sperando che, qualcuno le rispetti, prima o poi…
Raffaele Amato