Inter, il bilancio ha costretto Moratti alla rivoluzione

Massimo Moratti (Getty Images)

INTER BILANCIO MASSIMO MORATTI RIVOLUZIONE/ TORINO – Il cuore e la passione non badano a spese. Massimo Moratti è da sempre il simbolo del mecenatismo, cioè dell’investitore che non si aspetta un ricavo finanziario ed economico diretto. Il patron dell’Inter è stato e lo è tutt’ora, l’emblema del tifoso interista, il numero uno di tutto il popolo nerazzurro, coi suoi pregi e i suoi difetti. Purtroppo, le eccessive spese di questi anni hanno portato a un buco di bilancio di notevole consistenza. Di 80 milioni è, infatti, come riporta ‘Tuttosport’, l’ultimo passivo fatto registrare dalla Beneamata. Ed è proprio in virtù di ciò che, il numero uno di Corso Vittorio Emanuele ha voluto stravolgere totalmente le strategie del suo club, sia sotto il profilo prettamente sportivo – con le cessioni anno dopo anno dei ‘big’ con ingaggi faraonici, per cercare di raggiungere un monte stipendi vicino ai 120 milioni – sia sotto l’aspetto commerciale. Si spiega così la ricerca quasi ossessiva di finanziatori stranieri (che difficilmente troverà riscontri positivi visto lo sprofondo del calcio italiano) e il progetto del nuovo stadio. Idea innovativa e necessaria, ma non attuabile nel giro di poco tempo. Moratti ha scelto, rispetto al passato, una strada diversa, meno dispendiosa sicuramente, ma più proficua per gli anni a venire. Una cosa, però, è certa, non abbandonerà mai la sua Inter. Mai.

 

Raffaele Amato

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