INTER, PARLA BRANCA / SPALATO (Croazia) – Intervistato dal sito croato ‘Slobodnadalmacja.hr’, il direttore dell’Inter Marco Branca ha esposto le basi del nuovo progetto interista: “Non si può certo vincere per cento anni – afferma l’uomo mercato nerazzurro – Quando un ciclo si interrompe non resta che intraprendere un altro cammino. Si tratta di un nuovo inizio: alcuni senatori hanno lasciato la squadra, che si appoggia anche su giocatori del calibro di capitan Zanetti e Cambiasso. Attorno a loro stiamo costruendo una squadra per la quale siamo alla ricerca di giovani per costruire un futuro importante. Stramaccioni? Gode di tutta la nostra fiducia, ci ha sorpreso per il suo entusiasmo e le sue competenze”.
HAJDUK-INTER – Un commento ovviamente anche sulla sfida di questa sera: “Siamo consapevoli che ci attende l’inferno – riferendosi al clima allo stadio ‘Poljud’ – E’ una squadra di grande tradizione, dalla quale in Italia è arrivata gente come Tudor e Rapaijc che hanno lasciato un segno nel nostro campionato. Sappiamo del calore dei tifosi che creano un’atmosfera infuocata, dovremo avere la forza di di rimanere calmi e concentrati, cercando di controllare il gioco. La nostra condizione atletica? E’ sempre più difficile per le italiane affrontare le partite ufficiali in questa fase estiva – continua Branca – quindi si tratta di un impegno che non può essere sottovalutato”.
IMPEGNO EUROPA LEAGUE – Branca viene interrogato anche sulle motivazioni della squadra in una competizione che viene ritenuta poco importante: “E’ vero l’Europa League non è la Champions League e in questo momento non siamo in forma, ma per noi è importante andare avanti, anche dal punto di vista economico. C’è una buona atmosfera e sono sicuro che i ragazzi saranno concentrati e ci metteranno il cuore”.
LIVAJA – Infine una battuta sull’attaccante nerazzurro Marko Livaja, ex Hajduk: “E’ un calciatore molto interessante – dichiara il dt nerazzurro – Ha tutte le potenzialità per diventare un grande giocatore, deve sfruttare le occasioni che Stramaccioni gli darà”.
Giacomo Indiveri