CALCIOMERCATO INTER MILAN SCAMBIO ATTACCANTI / MILANO – E’ lecito aspettarsi di tutto in questo mercato scialbo e noioso. La notizia (rileggi qui) ha scosso ieri l’animo del tifoso interista, meno di quello rossonero. (come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’) Galliani e Moratti che si siedono a un tavolo. Insieme. Per discutere di uno scambio clamoroso. E irrealizzabile. Pazzini al Milan, Cassano all’Inter. Un film già annunciato nei mesi scorsi, questa volta con l’aggiunta di un nuovo protagonista. Il Pazzo. L’escluso eccellente in casa nerazzurra. Lui, e l’altro. Lo scontento di Milanello, triste, giù di morale. Cosa sarà successo ad Antonio Cassano, così a terra in questo primo mese e mezzo di allenamenti. L’Europeo vissuto da co-protagonista, con la finale persa malamente contro la Spagna, lo ha rigettato in un vortice di dubbi e incertezze. Di pensieri strani. Vuol andar via. Sì ma dove? All’Inter, o forse alla Sampdoria.
Nel caso sarebbe un gradito ritorno, per lui e per i sostenitori doriani. Meno per la famiglia Garrone, che infatti ha posto un ‘veto’ al figliol prodigo, alcune settimane fa. Uno più uno, fa due. Dicono. Nel calcio non sempre è così. L’idea di uno scambio fra le rivali cittadine – non solo sul piano sportivo – fa scalpore, audience. La realtà è, però, ben lontana dai giochi di parole. Tutto è possibile, dicevamo. Quasi tutto.Sì perché FantaAntonio piace sicuramente a Stramaccioni, come sicuramente non è tanto ‘gradito’ al presidente Moratti. Il patron nerazzurro già in almeno due occasioni disse “no” all’arrivo dell’attaccante di Bari ‘vecchia’.
Nel gennaio 2006, prima del suo approdo a Madrid, e nell’agosto del 2007, prima del flirt con la Samp. In entrambe, Cassano sarebbe potuto essere acquistato quasi a costo zero dall’Inter. Moratti non era e non lo è tutt’ora, un grande estimatore del trentenne dalla testa matta e dai piedi sopraffini. Questione di gusti, di modi diversi di vedere il calcio. Poi, le sorprese sono sempre dietro l’angolo, chissà. Ma ad oggi, lo scambio Pazzini-Cassano col Milan non è fantamercato, di più. Senza tralasciare il discorso dell’ingaggio. Abbastanza oneroso quello del Pazzo, molto alto quello del rossonero. Uno più uno, fa due. In questo caso, si direbbe proprio di sì.
Raffaele Amato