INTER, VITTORIA SUL VASLUI EUROPA LEAGUE ANALISI / MILANO – A noi ci piace. A chi? Ai tifosi, sicuro. A Massimo Moratti, che ha ritrovato un po’ di verve negli ultimi giorni. Sul mercato, con i tre colpi messi a segno. In campo, grazie agli scolaretti indisciplinati, a volte, del giovane maestro Andrea Stramaccioni. Concreti, però. Non era facile vincere a Piatra Neamt. Contro il Vaslui, una buona squadra, non di più, della vicina Romania. Meglio, addirittura, del 3-0 rifilato a Spalato ventidue giorni fa. Cambiasso e Palacio regolano, a dovere, i loro avversari. Capitolati, grazie allo splendido gol del Cuchu, nel momento migliore. L’Inter ha saputo controllare la gara, con qualche affanno di troppo. Non oltre, per carità.
Anche perché, il centrocampo ha retto bene. Guarin sta salendo di condizione e convinzione – a parte qualche tiro risicato da fuori area – Cambiasso regista, incontrista. Tutto. Giocando da grande metodista, con il fiuto del gol. Che non guasta mai. Specie se davanti, il caro Milito, non ne combina una giusta. L’attaccante di Bernal avrà modo e tempo per portare a livelli decenti la sua condizione atletica. E forse anche quella mentale. Per lui, le responsabilità aumentano. Più degli anni scorsi, considerando che è l’unica punta centrale nella rosa del tecnico. Positiva la prestazione di Maicon. Forse l’ultima gara con la maglia dell’Inter. Un mese fa lo davano vicino al Chelsea, ieri al City. Domani, chissà. Magari al Poggibonsi. Ora è ancora un nerazzurro, e questa è la cosa che conta di più. Se resta, sarà meglio per tutti. Sempre se avrà continuità.
Discorso identico per Sneijder. Illumina con sicurezza e leadership. Qualche blackout di troppo. L’olandese visto fino a oggi, è già di gran lunga superiore a quello ammirato (negativamente) nella passata stagione. Buoni presagi, quindi. Merito di Strama, indubbiamente. L’Inter piace. Gioca un calcio semplice, aggressivo. Concreto. Basterà per tornare a vincere? Questo lo vedremo. I fantasmi dell’estate scorsa sono ormai storia vecchia. Si respira un’aria diversa. Tocca al campionato. Pescara, altra tappa difficile. Per un’Inter senza paure. Il peggio è passato. Anche grazie al mercato.
Raffaele Amato