Inter: concorrente spietato, un numero uno

Esteban Cambiasso (Getty Images)

INTER, CENTROCAMPO CONCORRENTE SPIETATO / MILANO – E’ indistruttibile. Forse imbattibile. A meno che non arrivi in futuro un centrocampista di livello superiore, di spessore eccelso. Da due-tre anni, nel bel mezzo dell’estate, si parla di lui come sicura, o quasi, riserva. Seppur di lusso. Cambiasso, invece, da purosangue argentino, è uno che non molla mai. Duro, dalla personalità spiccata. Un leader. Più silenzioso rispetto ad altri. A fine agosto come rinforzo, nella sua zona di competenza, è arrivato dal Napoli Walter Gargano. Anche lui, uno che si fa sentire in mezzo al campo. Anche lui, sudamericano di sangue e nell’animo. In poche parole, un guerriero valido e affidabile, soprattutto in un campionato italiano povero di grande talento. Vuoi o non vuoi, però, il corridore uruguaiano quasi mai è riuscito a scalzare il fiero e arcigno Cambiasso. Che solo in occasione della sfida interna contro la Roma è stato costretto a guardare tutti dalla panchina. E sappiamo come è andata a finire. Regista atipico davanti alla difesa, interno destro o, addirittura centrale della difesa a tre vista in scena ieri sera.

Il Cuchu dove lo metti sta. A differenza di Gargano, meno eclettico e molto meno leader. Proprio per questo, difficilmente l’ex azzurro potrà incalzare l’argentino, divenuto col passare degli anni una sorta di ‘Zanetti-bis‘. Come accade al capitano dell’Inter, ogni precampionato viene relegato – dai media e non solo – fuori dall’undici titolare, per poi diventare, non appena inizia la stagione, perennemente (e anche giustamente) un titolare inamovibile. Un concorrente spietato, quindi. Un numero uno, anche se l’età non è più verde.

 

Raffaele Amato

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