CHIEVO-INTER, CONFERENZA STRAMACCIONI / MILANO – Rialzarsi subito dopo il doppio passo falso casalingo tra Europa League e campionato. L’Inter ha l’occasione di riscattarsi ad appena tre giorni dalla clamorosa debacle interna contro il Siena e di confermare lo splendido score in trasferta dove i nerazzurri hanno sempre vinto senza mai subire gol. “SIamo due squadre ferite. Mi aspetto un’avversaria molto tosta che ha dimostrato la sua solidità nella partita contro la Juve. Credo che Di Carlo sia uno dei migliori in questo senso e poi si gioca in un campo storicamente difficile per noi – ha detto Andrea Stramaccioni in conferenza stampa – Abbiamo bisogno di maggiore equilibrio quando facciamo la partita a pieno organico attaccando con 6-7 giocatori. E’ questo il nostro problema emerso dalle partite in cui abbiamo avuto tutti a disposizione. Siamo partiti con un’idea di gioco che poi abbiamo cambiato visto l’esito del mercato, di cui sono comunque soddisfattissimo. Da fuori può sembrare il mio momento più difficile da quando sono all’Inter, ma in realtà lo fu quando ero appena arrivato. Io per carattere non mi esalto nei momenti positivi e non mi butto giù in quelli negativi, specie se giudizi cambiano così repentinamente da una partita all’altra. Contro il Siena abbiamo creato otto palle gol e se avessimo vinto saremmo stati tutti fenomeni: ma abbiamo perso in casa contro l’ultima in classifica e quindi le critiche sono giuste e io ci metto la faccia. Ma non posso cambiare la rotta della squadra alla prima onda: c’è un tempo per seminare e uno per raccogliere, ma i conti si fanno alla fine“.
DIFESA A TRE – Domani potremmo assistere ad una rivoluzione tattica col passaggio alla difesa a tre: “Per le caratteristiche dei nostri esterni bassi, degli attaccanti e dei mediani, la difesa a tre potrebbe essere la soluzione giusta – spiega Stramaccioni – Samuel ha vinto lo scudetto con la Roma giocando a tre, Chivu ci giocava nell’Ajax e anche Ranocchia l’ha fatta: ma più in generale tutti i nostri centrali possono giocare con entrambi i moduli. Il discorso non è difenderci meglio, ma attaccare senza rischiare di subire gol come adesso. Fuori casa siamo andati sempre in vantaggio e mentalmente puoi gestire meglio la partita, ma abbiamo affrontato tutte le partite nello stesso modo, cercando di tenere sempre il pallino del gioco. Ranocchia sta bene, anche se ha preso due calcioni sullo stesso punto. In generale i mancini fanno più fatica a giocare col destro rispetto ai destrorsi a sinistra, ma Samuel, Juan e Chivu hanno grandi qualità”.
CASSANO SNEIJDER CAMBIASSO GARGANO – Il tecnico nerazzurro ha parlato di alcuni singoli, a cominciare dalla presunta incompatibilità tra Sneijder e Cassano: “Non è assolutamente vero che sono incompatibili: se Wes fa gol sulla grande palla che gli ha dato Cassano si parlava di grande coppia… Poi è ovvio che sta all’allenatore valutare quando farli giocare assieme e quando no, anche in base alle condizioni fisiche e ai tanti impegni ravvicinati. Cambiasso in calo? Se a lui o a Gargano chiedo di fare cose che non sono nel loro bagaglio personale è chiaro che li espongo maggiormente a brutte figure. Anche di Milito ho letto che non ha toccato palla, ma solo perchè era accerchiato da tre giocatori e non siamo riusciti a servirlo: compito dell’allenatore è quello di creare un abito su misura di ogni giocatore in base alle loro caratteristiche per farli rendere al meglio”.
COSA E COME CAMBIARE – Mister Stramaccioni ha le idee chiare su cosa si aspetta dalla partita contro il Chievo: “E’ una partita fondamentale per darci un segnale di gruppo, ossia quello di migliorare e perfezionare ciò che non è andato bene finora: siamo stati discontinui, alternando grandi prove a brutte partite. Non esiste la bacchetta magica, ma esistono i progressi e l’unica strada che conosco è il lavoro perchè non vogliamo più perdere partite così”.
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