INTER, L’EUROPA LEAGUE NON E’ LA CHAMPIONS ECCO PERCHE’ / ROMA – In Italia non attira nessun club. E’ una questione di soldi e di rose. Molto spesso non all’altezza per competere su due o più fronti. L’Europa League è una competizione fastidiosa, logorante più della Champions League. Ma, soprattutto non porta un granché di liquidità nelle casse societarie. Assai meno rispetto a quella che piove quasi dal cielo dalla massima manifestazione europea. C’è un bilancio da preservare, quello dell’Inter fa rabbrividire, come quelli delle altre big del nostro calcio. Fra un mese, il club di Moratti ufficializzerà una perdita di ben 80 milioni di euro, un passivo enorme nel quale sono stati inseriti i 31,5 milioni derivanti dalla partecipazione alla scorsa Champions League. Conti in rosso acceso che potrebbero peggiorare nel prossimo bilancio, visto che l’Inter – dopo il sesto posto conseguito nel campionato 2011-2012 – è costretta a giocare la “misera” Europa League che, se tutto andrà bene, genera alla fine un montepremi oltre quattro volte inferiore alla nuova Coppa Campioni. Vincere il secondo trofeo internazionale porterebbe a un incasso massimo di 15 milioni di euro (secondo il ‘Corriere dello Sport’). Spiccioli. Ecco perché l’Inter snobba questa competizione. Per il futuro, e per la “salvezza” dei conti, sarà più importante conquistare un terzo posto nella serie A che vincere e spadroneggiare in Europa League. In Italia, funziona così. Prima si viene eliminati e meglio è. All’estero pensano e agiscono all’opposto, e i benefici si intravedono tutti nel Ranking.
Raffaele Amato