Calciomercato Inter: Paulinho e l’altra richiesta di Stramaccioni

Andrea Stramaccioni (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER PAULINHO REGISTA STRAMACCIONI / MILANO – Le vittorie non si discutono. Quelle ottenute dall’Inter nelle ultime cinque partite sono più che meritate. Alla squadra diretta, almeno fino a ora, in modo esemplare da Stramaccioni manca un vero e proprio marchio di fabbrica. Un gioco. Fatta eccezione per i sessanta minuti disputati contro la Fiorentina, i nerazzurri non hanno mai offerto prove convincenti sul piano dello ‘spettacolo’, anche se ieri, il suo ruolo glielo impone, il mister romano ha definito la prova contro il Catania molto divertente, soprattutto per gli occhi dei tifosi. In parte è stato così, o meglio, nel secondo tempo, non a lunghi tratti, la squadra è apparsa più libera e spigliata, agevolata, a onor del vero, da un Catania spintosi completamente in avanti alla ricerca del pareggio.

Nella prima frazione, invece, l’Inter ha dimostrato poco inventiva in mezzo al campo, poche idee. Al termine dell’incontro, nelle consuete interviste, al tecnico interista è stato chiesto il perché dell’utilizzo in mediana di calciatori prettamente fisici, muscolari. Di quantità anziché di qualità. La risposta di Strama, a una domanda a dire il vero più che banale – se si analizzasse per bene la rosa – è stata questa: “Abbiamo caratteristiche precise: non abbiamo un playmaker puro in rosa e questo lo paghiamo”. Chiaro, netto. Al centrocampo manca un regista. Un calciatore in grado di dettare i tempi alla squadra, di impostare e creare gioco. L’assenza di tale interprete pesa sulla squadra quanto quella di un elemento abile negli inserimenti offensivi. Pesa quanto, in poche parole, la non disponibilità di uno come Paulinho.

Tale lacuna costringe l’Inter ad agire quasi sempre in contropiede, trovando poi numerose difficoltà in partite nelle quali dovrebbe tenere il pallino del gioco. L’obiettivo per gennaio che consentirebbe di fare il salto di qualità, potrebbe essere proprio l’acquisto di un playmaker. Ma chi? Campioni in questo ruolo ce ne sono pochissimi in circolazione, tutti comunque imprendibili per i club italiani in generale. In Italia c’è Pirlo, anche lui inarrivabile. E, scendendo di molto come livello, forse Francesco Lodi. Ancora arruolabile per età e continuità fisica. L’altra strada è l’estero. Quello povero, però. Mercato dell’est, escludendo la Russia, o sudamericano. E non è detto che la società non abbia già in mente qualche nome: con Paulinho – sempre se si dimostrerà all’altezza anche a Milano – e un regista puro, sognare oltre il terzo posto potrebbe non essere più un’utopia.

 

Raffaele Amato

Gestione cookie