INTER, PARLA SINISA MIHAJLOVIC PARTIZAN BELGRADO / ROMA – Cappotto appoggiato sulla sedia girevole, camicia e una cravatta in bella vista. Ce la immaginiamo così l’intervista-spia di Sinisa Mihajlovic al ‘Corriere dello Sport’. Il c.t. della Serbia, memore del suo lunghissimo passato in Italia e nell’Inter, ha svelato in lungo e largo pregi, difetti e virtù del Partizan Belgrado, avversario stasera dei nerazzurri allenati dal giovane ma sveglio Stramaccioni: “L’Inter è sicuramente più forte – ha banalmente dichiarato il simpatico Sinisa – Ma la squadra di Vermedovic ha 4-5 calciatori di grande qualità in grado di creare scompiglio a qualsiasi difesa. Nel proprio campionato guarda tutti dall’alto verso il basso, non è certo un avversario che porge l’altra guancia”. Il tecnico nerazzurro l’ha definita un’antagonista veloce e camaleonte. Markovic è l’assoluto gioiello, poi… “Dovranno temere anche l’abilità dell’attaccante Shepovic – ha precisato Mihajlovic – Assomiglia un po’ a Ibrahimovic: ha grande talento, fisico prestante e soprattutto fa tanti gol. Lazar Markovic è di sicuro una giovane promessa, tenendo conto che ha solamente 18 anni. Non ha grossa esperienza, ma ha tutti i mezzi per diventare una star del calcio europeo, peccato che abbia un carattere un tantino particolare“. Tutto giusto, ma qui parliamo di Inter, di stadio ‘Meazza’. Mica si giocherà all’oratorio: “Potranno accusare la pressione, questo è sicuro. Ma se dopo un quarto d’ora capiranno che c’è la possibilità di vincere, vedrete che ci penseranno due volte”. Il match di stasera va oltre i confini del calcio. Coi tifosi serbi non si può star tranquilli, a Milano se ne prevedono più di 4mila: “Il problema ultrà, almeno in Patria, lo stiamo risolvendo – ha dichiarato il c.t. in conclusione dell’intervista – Spero per il bene della mia Serbia che non succeda nulla di grave“.
Raffaele Amato