INTER-SAMPDORIA, CONFERENZA STRAMACCIONI / MILANO – Le sette vittorie consecutive tra campionato e coppa hanno portato grande euforia e convinzione nei propri mezzi in casa Inter. Sabato ci sarà la super sfida contro la Juventus, ma prima bisognerà pensare al match interno di domani contro la Sampdoria: “Credo che loro dopo una buona partenza abbiano rallentato sul piano dei risultati ma non delle prestazioni: spesso è uscita dal campo senza punti, ma non meritando la sconfitta – ha detto Andrea Stramaccioni in conferenza stampa – Non ci facciamo ingannare, vogliono girare il trend e hanno le caratteristiche struttarali per metterci in difficoltà. Ranocchia? Lui e Guarin sono diffidati, ma la scelta devo farla solo in base a Inter-Samp e lo dimostrerò mettendo in campo la miglior formazione perchè se non vinciamo le partite che portano allo scontro diretto, poi non è più uno scontro diretto. La difesa con tre centrali, quando affronta un attacco con due esterni, ha due soluzioni: o scivolano gli esterni o uno dei difensori si sposta all’esterno. Quest’ultima è la strada che per ora abbiamo intrapreso per lasciare gli esterni liberi di attaccare: ad esempio Juan col Catania ha fatto il terzino. Vivo gare per gara al massimo, cercando di prepararla nei minimi dettagli e non sbagliando niente. Devo stare attento alla gestione delle energie, ma ogni domenica può essere decisiva, quindi pensiamo solo a battere la Sampdoria“.
CASSANO, GUARIN, ALVAREZ E SNEIJDER – Come di consueto si parla di alcuni singoli, a partire da Cassano, lasciato in panchina per un problemino contro il Bologna: “Antonio ha stretto i denti domenica, ma sono problemi che passano in fretta: ieri e oggi si è allenato bene e quindi, toccando ferro, sta bene – prosegue il tecnico nerazzurro- Guarin è quello con più margini di miglioramento e io ci punto tantissimo: nell’arco di una stagione non si può essere sempre al top, ma anche le sue prestazioni non da 8 ha fatto sempre il suo. Sneijder? E’ da escludere che giochi con la Juve, ma dopo quella partita spero che possa tornare gradualmente in campo; mentre Alvarez ha un pizzico di sfortuna nel non aver capitalizzato determinate occasioni, superando lo scetticismo. Io devo dargli fiducia adesso, non dopo che avrà fatto tre gol: ha bisogno di una giocata, di un gol, gli manca solo l’episodio per svoltare e farsi amare di più dai tifosi che il vero Alvarez non l’hanno ancora visto”.
NUOVA INTER E OBIETTIVI – Tanti gli elogi che sono arrivati all’Inter per i tanti successi consecutivi, ma Stramaccioni continua a volare basso: “Stiamo ricostruendo l’abitudine a vincere: non bastano 4-5 vittorie, prima o poi pareggeremo o peggio, ma dobbiamo mantenere questa mentalità e la tranquillità di crescere. Ad oggi non c’è ancora un’Inter tipo, non abbiamo un’undici di base: è una esigenza che deve diventare un punto di forza perchè ci dà imprevedibilità. Se giochiamo con due o tre attaccanti in diverse partite cambia poco, basta che i giocatori sappiano cosa devono fare. Profilo basso? Dobbiamo tenerlo noi, non gli interisti: qualcuno pensava potesse esserci un calo contro il Bologna, ma io ero tranquillo perchè non ho mai visto un calo di grinta o di voglia, poi ovvio che in campo ci sono anche gli avversari. Sappiamo che il cammino è lungo e che ci vuole poco a tornare in basso: il nostro obiettivo è tornare in Champions League“. Tra i tanti elogi contro il Bologna, invece, una critica per l’atteggiamento difensivo: “Difeso in otto? No, in nove, perchè un attaccante si abbassava e abbiamo creato una grande palla gol nel loro miglior momento: è sinonimo di grande squadra, le partite si vincono anche così”.
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