INTER, PARLA JAVIER ZANETTI / MILANO – Il silenzio è d’oro, la parola è del capitano. Javier Zanetti, il simbolo della vecchia guardia protagonista ancora dei successi dell’Inter. Dopo l’ultimo trionfo a scapito della presuntuosa Juventus, l’argentino si è lasciato andare a facili ma appropriati entusiasmi. Dopo due giorni però, è arrivato il momento di rimettere i piedi per terra, anche se il sapore della super sfida veleggia a tutt’oggi nell’aria: “Abbiamo vinto una partita fondamentale, storicamente molto sentita da tutto l’ambiente – ha dichiarato a ‘Radio Anch’io Lo Sport’ – Il morale del gruppo è notevolmente cresciuto, i nostri segreti sono l’unione e la volontà di tornare subito protagonisti”. Le batterie di questa nuova Inter sono da più di un mese sempre cariche, il merito è anche dell’allenatore: “Con Stramaccioni c’è un rapporto solido basato su un profondo rispetto – ha aggiunto Zanetti – L’età non conta, ha tre anni in meno di me, perché ha grandi idee ed è capace di portarle fino in fondo. Lui, come del resto noi calciatori, lavoriamo e ci impegnamo solo per il bene dell’Inter”. Lo storico capitano ha preferito non gettare altra benzina sul fuoco delle polemiche arbitrali, “quello che è fatto è fatto, adesso guardiamo avanti sperando che non succedano più queste cose”. Sudore e fatica, la ricetta per non abbassare mai la guardia: “Stiamo ottenendo risultati straordinari, ora però dobbiamo pensare solo alla partita di giovedì contro il Partizan“, ha concluso il campione ‘modesto’ di nome Zanetti.
Raffaele Amato