INTER MATERAZZI MOURINHO BENITEZ JUVENTUS…/ MILANO – Come sempre idolo! Che sia in campo o fuori poco conta. Marco Materazzi non fa più parte del calcio giocato, ma la sua assenza dal rettangolo di gioco non lo ha per nulla allontanato dai cuori nerazzurri. Lui che la sua fede non l’ha mai nascosta, si racconta a tutto campo nell’intervista al programma di Italia2 ‘Undici’. Matrix spazia da Mourinho a Benitez passando per Mancini, dalla maschera di Berlusconi indossata in un derby allo scudetto perso il 5 maggio.
MANCINI, MOURINHO, BENITEZ – Il centrale difensivo è andato d’accordo soltanto con i primi due, non negando mai gli attriti con l’iberico: “Mancini è uno che ha fatto la storia dell’Inter, e ora sta facendo benissimo in Inghilterra. Ho avuto dei problemi con lui perché a me preferiva sempre Mihajlovic anche quando Sinisa non era in grandi condizioni. Mourinho? E’ il numero 1 al mondo. Al di là della tattica e della tecnica, lui fa sentire tutti sullo stesso piano, dalla prima all’ultima ruota del carro sono tutti uguali. Ti fa davvero sentire parte del gruppo. Quando ci lasciò per Benitez pensai: “Mortacci tua mi lasci con Benitez?”. Sapevo che una via lui non avremmo mai più vinto tanto. Se fosse rimasto avremmo vinto la Supercoppa Europea con l’Atletico Madrid, e sicuro avremmo portato a casa altre sei coppe oltre allo scudetto. Magari non la Champions, perché lì ti deve andare tutto bene”. Opposto il rapporto con Benitez: “Non mi trovai bene perché io sono un uomo e quando arriva uno che pensa di sapere tutto in una squadra che ha appena vinto tutto non va bene. Avevo sul mio armadietto le pagine con le vittorie della Champions e del Mondiale e lui me le ha fatte togliere. Vuol dire che hai capito poco, non era giusto e lo dissi. Sul balletto di Eto’o al Mondiale per Club? Con Benitez non ha niente a che fare. E’ una cosa che rimane tra me e Eto’o, non lo posso raccontre in televisione, sarebbe indelicato”.
5 MAGGIO, PERUGIA-JUVENTUS, MOMENTI INDELEBILI – Momenti da incorniciare e momenti da incubo per Marco Materazzi, come nell’occasioni di quel 5 maggio che vide l’Inter perdere lo scudetto all’ultima giornata ai danni della Juventus: “C’è chi gode per il 5 maggio 2002, quando noi perdemmo lo scudetto all’ultima giornata con la Lazio e chi, invece, gode per quando giocavo col Perugia e il 14 maggio del 2000 battemmo i bianconeri su un campo impraticabile e gli facemmo perdere il campionato. Nella prima occasione fummo io e Ronaldo a piangere, mentre nel 2000 è toccato a loro. Il calcio è così”. Tra le tante gioie del numero 23 nerazzurro anche un gol contro il Milan gli costò il rosso: “Il gol nel derby è stato uno dei bei più belli, dopo tanti anni di insulti, finalmente, mi sono riuscito a sfogare contro i tifosi del Milan. Fui espulso e presi diecimila euro di multa, ma quando mi presentai dal giudice non ascoltai i miei avvocati che mi suggerivano di dire che il gesto non era verso i tifosi, anzi, io lo ribadii e mi fecero uno sconto”. Come dimenticare l’esultanza con la maschera di Berlusconi?:”E’ stata solo una battuta, poi sentii il presidente al telefono e ci mettemmo a ridere insieme”. Un altro storico momento ha caratterizzato la carriera di Matrix:”Ovviamente il Mondiale del 2006. Pur non essendo noi i favoriti eravamo convinti di vincere. lo spirito di gruppo di quella squadra ha sconfitto tutto”.
Luigi Perruccio
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