CALCIOMERCATO INTER, DS AUSILIO FUTURO OBIETTIVI / MILANO – Certe cose bisgonerebbe tenersele per sé, a maggior ragione quando si parla di mercato. Invece no. Le strategie future dell’Inter sono state svelate senza mezzi termini dal direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio. Magari, la sua è una sottostrategia, un escamotage per illudere la concorrenza, per sviare i giornalisti. Questo, lo scopriremo solo più avanti, o forse mai. Ausilio è stato chiaro, “noi ci proviamo, ma spesso le situazioni ci sfuggono di mano, e non sempre è colpa nostra”. Quintero, Jung, e i difensori centrali: “Tra i tanti nomi che circolano, quello che sarebbe già pronto al grande salto è Ogbonna – ha dichiarato a ‘Inter Channel’ – Quintero lo seguiamo da molto tempo, in estate fummo molto vicini al suo acquisto, poi quando ci siamo trovati di fronte al problema del passaporto straniero abbiamo deciso di lasciar perdere. E’ rimasto nei nosti radar, è bravo, un gran talento, di prospettiva proprio come Jung. Anche se per il tedesco, per ora non siamo andati oltre nelle contrattazioni”.
Non sarà facile trattare con l’Eintracht, un club solido che milita in uno dei campionati più belli e più ricchi d’Europa, la Bundesliga: “La Germania sta bene, vive un momento splendido – ha spiegato il ds – Stadi, settori giovanili all’avanguardia, c’è un progetto serio e ambizioso che sta generando frutti importanti”. Non è da meno il Sudamerica: “Teniamo d’occhio Funes Mori, lui come tanti altri. Il River Plate è una squadra sempre monitorata dai nostri osservatori, questo mi sembra ovvio”. C’è un progetto anche nell’Inter, anche se la disponibilità economica non è e non sarà quella delle big europee: “Il nostro obiettivo è migliorare la rosa, in questi anni abbiamo commesso pochi errori, meno scelte sbagliate rispetto a quelle giuste – ha aggiunto inconclusione Piero Ausilio – Vogliamo far crescere i nostri giovani, inserirli col tempo in prima squadra, grande scouting sui ragazzini più piccoli e tantissima presenza di calciatori italiani, questa la strada per il futuro”.
Raffaele Amato