CALCIOMERCATO INTER MORATTI FUTURO BALOTELLI LOTITO DIAKITE’ / AGRIGENTO – Chi di speranza vive… La speranza ha un nome e un cognome: Mario Balotelli. La speranza è che il Manchester City lo metta in vendita, che lo convochi in sede e gli dica: “Mario, è stato bello averti con noi, ma ora è giusto che le nostre strade si separino, per sempre naturalmente”. Questa, è la seconda speranza: di Inter, e non solo. Anche del Milan, l’elezioni politiche si avvicinano, dicono i maligni, ai quali ogni tanto bisognerebbe dare ascolto, quindi è tempo di mele, propaganda, e di fumo da soffiare addosso ai tifosi. I rossoneri parlano, corteggiano sotto bosco il giovane attaccante italiano, con un passato illustre e vincente in nerazzurro. Il presidente interista, annusando questo strano movimento e leggendo le numerose allusioni, ha deciso di controbattere, lanciando un monito: attento, Milan! ci sono anch’io… : “Balotelli non è un sogno“, ha dichiarato a gran voce il cavaliere un tempo gran tifoso della ‘Beneamata’. Battaglia sia, allora. Moratti: “Quando lo abbiamo ceduto, è stata inserita una clausola che obbliga il City ad avvisarci nel caso in cui riceva una proposta da qualche altro club, in modo da permetterci di pareggiarla – come riporta il ‘Corriere dello Sport’ – Credo che dovrebbe valere anche nell’ipotesi di un prestito, tra l’altro con la società inglese abbiamo un rapporto ottimo“. Due più due fa quattro, non è detto. Per alcuni la matematica è un’opinione, ovvero: le dichiarazioni dei due presidenti sono di totale apertura a un possibile ritorno del ‘bad boy’ in Italia, il problema è però sempre lo stesso, lo sarebbe nel caso in cui Mancini e lo sceicco Mansur decidessero di metterlo sul mercato: i soldi. Ma davvero Inter e Milan sarebbero in grado di investire, con la crisi economica che c’è nel calcio e nel nostro Paese, almeno 30 milioni di euro per il cartellino di Balotelli, più 10-12 di ingaggio lordo per i prossimi 4-5 anni, complessivamente circa 80 milioni? Forse la risposta è sotto gli occhi di tutti: si può vivere nella realtà e non vederla affatto, non rendersene conto e non capirla. Diceva Gianni Brera. Moratti non si è soffermato solo sui problemi dell’attacco nerazzurro, che tanto grossi non sono, ma anche sul caso Diakité. Lotito domenica scorsa aveva attaccato l’Inter: “Il calciatore ha già trovato un accordo con i nerazzurri, il loro comportamento è andato ben al di là delle regole, la Lazio si farà sentire nelle sedi competenti”. Troppo, per il numero uno interista. Ha esagerato il patron biancoceleste: “Quando ho letto le parole di Lotito sono caduto dal pero – come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ – Non sapevo neanche chi fosse… Diakité. Non so perché insista, dovesse continuare, potrei anche arrabbiarmi. Non abbiamo mai cercato il difensore della Lazio”, ha concluso un accigliato Moratti.
Raffaele Amato