INTER, PARLA WALTER GARGANO / MILANO – Il meglio deve ancora venire, canta e urla Ligabue. Parole diventate ormai uno slogan per quei calciatori che ancora non sono riusciti a mostrare il loro lato positivo, la loro bravura, per alcuni nascosta chissà dove, per altri insesistente. Gargano è a metà strada: non è un campione, ma nemmeno un brocco. Stilisticamente non è bello da vedere, non stuzzica diciamo la fantasia degli esteti del calcio, benché meno degli intenditori, oggi pochissimi in Italia. Però suda, lotta, corre, dà l’anima in casa e in trasferta. E’ uno di quelli che, a fine partita, non si dovrebbe mai rimproverare, mai sbeffeggiare: “Sei o sette, il voto che mi do per come ho giocato finora – ha dichiarato il mediano uruguagio a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Sono felice per il rendimento della squadra, dai diciamo la verità: nessuno si aspettava un’Inter così in alto. Eppure abbiamo cambiato tanto”. Domenica arriva il Napoli, vecchia squadra, vecchio cuore: “Rivedrò tanti amici, il mio unico desiderio sarà solo e unicamente la vittoria, son convinto che uscirà fuori la vera Inter. Mi parli di Hamsik, suo cognato nonché ex compagno in azzurro: “Con sua sorella tempo fa nacque un amore grandissimo che continua ancora oggi: abbiamo due figli, ‘scugnizzi ‘e Napoli’. Marek è comunque un campione, negli ultimi due anni è cresciuto tantissimo”. Torniamo al calcio, per un attimo. Scudetto, un parolone: “No, no, ci pensiamo eccome”, ha aggiunto in conclusione Gargano. D’altronde, il meglio deve ancora venire. Si spera.
Raffaele Amato