CALCIOMERCATO INTER LE VERITA’ SU PAULINHO / MILANO – Quanta fumosità nel dire, nello scrivere e, soprattutto, nell’annunciare. E’ fatta! No, forse; contratti firmati, manca solo l’annuncio ufficiale! Quanta fuffa, quante falsità. Poca conoscenza della materia, o semplicemente e delittuosamente voglia di far scoop. Una volta c’erano i giornali gossippari, per la verità ci sono ancora (ahinoi), ora il loro posto, in larga parte, è stato preso dai quotidiani sportivi. Con superficialità, da quest’ultimi, è stata ed è trattata la baruffa Paulinho, o jugador del Corinthians, da poco Campione del Mondo. Le verità sulla vicenda sono essenzialmente due, giusto per farla breve, altrimenti qualcuno potrebbe annoiarsi: il centrocampista in estate ha rifiutato l’Inter essenzialmente perché gli fu offerto un contratto pari, se non addirittura inferiore (di poco) a quanto immediatamente dopo propostogli dal ‘Timao’.
Il fatto di dover poi disputare il Mondiale a dicembre, a cui i sudamericani tengono assai più dei loro colleghi europei (il perché resta un mistero) fu esclusivamente un incentivo in più, comunque successivo al ‘Dio’ denaro: infatti, il ventiquattrenne poco dopo l’uscita di scena del sciur Branca, rinnovò il suo legame economico (anzitutto) e affettivo col club brasiliano fino al 2015. All’accordo fu allegata una clausola rescissoria che non fa dormire da tempo la dirigenza di Corso Vittorio Emanuele: pesante eh, 15 milioni di euro. Ora, la conquista del trofeo mondiale ha accresciuto il valore del suddetto jugador, quindi molto ma molto difficilmente verrà fatto uno sconticino o una regalia natalizia in favore del patron Moratti, o di altri club. C’è chi pensa poi che, vendendo Sneijder, l’Inter possa d’impeto rigettarsi, con il conto in banca più florido sul mercato, investendo il gruzzoletto proprio in Brasile, proprio su Paulinho, desiderio del giovane Stramaccioni.
La fantasia viaggia a vele spiegate: la realtà è che per Sneijder non sono pervenute richieste, e semmai dovessero un giorno giungere sul tavolo interista, di certo non saranno di cifre consistenti. Il motivo è chiaro anche alle nonnine che ogni santa mattina escono di casa per andare a far la spesa al mercato: il ‘caso’ dell’olandese, “firmi o non giochi più” – così disse Branca in toni più televisivi – ha quasi azzerato il valore del cartellino del fantasista, già notevolmente sceso per via dei suoi continui guai fisici – e chi se lo prende uno che sta 5-6 mesi fuori in stagione – per le prestazioni scadenti da dopo il Triplete in avanti e infine (ma al primo posto) per il suo ingaggio generoso, a dirla tutta offerto senza pressioni d’arma da Moratti nell’estate in cui si festeggiava la vittoria in Champions League. Piccola parentesi: in quel periodo (giugno-agosto 2010) furono rinnovati e adeguati numerosi contratti. In conclusione: per acquistare Paulinho servirà e basterà una sola mossa: aprire il portafogli e tirare fuori un bell’assegno da 15 milioni. Altre strade non ci sono. Ma l’Inter è in grado di spendere tutti questi soldi? Ovviamente no, d’altronde lo ha fatto capire anche lo stesso presidente nerazzurro, seppur utilizzando toni più ecclesiastici. Basta credere alle favole, tifosi!
Raffaele Amato
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