INTER, 2012 VE L’AVEVANO PROMESSO/MILANO – Detto, fatto! Promesso, anzi. Alcuni han rispettato la parola data, l’annuncio fatto, o quantomeno le loro intenzioni e i loro progetti. Per altri invece… Alla fine, tutti i nodi vengono al pettine. Le bugie hanno le gambe corte, le verità belle lunghe.
A forza di aspettare si diventa vecchi! “”Stiamo lavorando già da tempo sul nostro futuro, lo stiamo pianificando per il bene dell’Inter, dei tifosi, e del mio presidente. Dobbiamo essere concentrati sul finale di stagione perché possiamo far bene. Mi prendo le mie responsabilità, le spiegazioni di questa stagione la darò alla fine magari con una conferenza stampa. Ora voglio stare vicino alla squadra”. (Marco Branca, 18.03.2012).
Con il lavoro si può (e si spera) arrivare lontano. “Ho pensato che ero stato me stesso nell’esporgli le mie idee, se Moratti che ha fatto la storia mondiale del calCio, mi ha dato una possibiltà è per quello che ha visto in questi sei mesi. Io ho la certezza del mio lavoro e delle mie idee, con umiltà dico che non credo ci sia rischio di bruciarmi, so che allenare dei campioni è diverso da allenare i giovani, ma ho alle spalle una grande società che mi supporta in qualsiasi cosa”. (Andrea Stramaccioni, 27.03.2012).
Giovani, dove siete? Vi stiamo ancora cercando. “Saremo senz’altro una squadra sempre più giovane, per tanti motivi: perché ci sono giocatori a fine carriera, per ragioni anagrafiche, e perché nella ricerca di copertura di specifici ruoli ci muoveremo più sui talenti da esprimere che sui giocatori già affermati: ci sarà un ricambio notevole”. (Ernesto Paolillo, 13.04.2012).
Parole… al vento! “‘E’ una bella sensazione tornare ad essere importante per l’Inter. ‘Ho deciso di tornare solo dopo aver recuperato completamente. La tentazione di forzare i tempi c’e’ sempre, ma non funziona. Ora sono in gran forma. La vittoria di ieri e’ un’iniezione di fiducia per le ultime partite. Dobbiamo giocare ancora con Milan e Lazio e sappiamo che non sara’ facile arrivare terzi. Ma faremo il possibile”. (Wesley Sneijder, 26.04.2012).
Idee chiare, almeno sull’allenatore. “Mi fa piacere seguire questo nostro allenatore, che ha carattere e personalità forte, è intelligente, mi interessa seguire quello che fa, penso che possa dare risultati positivi, cosa che sarebbe favorevole per il futuro, io appoggio l’idea di continuare con lui, per conto mio sarebbe una scelta giusta continuare con lui”. (Massimo Moratti, 29.04.2012).
Cinesilandia di sola. “Gli investitori orientali sono molto contenti e orgogliosi, tanto quanto lo sono io, perchè è un’operazione che, al di là del fatto sportivo, ha un significato economico-finanziario per il Paese. La decisione di investire in Italia, da parte di un Paese com’è la Cina, è molto importante. È significativo e spero che possa essere seguito. Quindi sono contento anch’io che questo sia successo e che sia successo in termini molto positivi per la Società”. (Massimo Moratti, 02.08.2012).
Un po’ di coerenza non guasterebbe. “Wesley Sneijder non verra’ utilizzato dall’Inter finche’ non si trovera’ un accordo sul rinnovo contrattuale. ”Il tecnico e la societa’ sono concordi nella scelta, vogliamo lasciare tutto il tempo al giocatore per valutare la nostra proposta. La situazione di Wes, che fa parte della nostra storia e che è un giocatore a cui tutti noi vogliamo bene, è che stiamo discutendo da tempo l’eventuale e per noi necessaria modifica contrattuale di Wesley. Queste esigenze economiche per tutti non vanno più nascoste, c’è un discorso molto serio, siamo pazienti perché abbiamo un certo tipo di rapporto con Sneijder e vale anche da parte sua.” – ”Se Sneijder giochera’ o meno sara’ una scelta mia, di cui mi assumo le responsabilita’ soprattutto nei confronti del giocatore. Sara’ solo una scelta tecnica. Credo che il problema sia a monte. Siete alla ricerca di una verita’ che non esiste. Io sono l’allenatore e decido di farlo o non farlo giocare”. (Marco Branca, 25.11.2012 – Andrea Stramaccioni, 05.12.2012).
Scommessa persa. “‘Eredità di Lucio? Sara’ una responsabilita’ importante, certo, ma sono pronto”. (Matias Silvestre, 11.07.2012).
Scommessa stravinta! “Ho preferito il club nerazzurro per due motivi: il Triplete che aveva vinto da poco tempo; e la presenza di molti brasiliani. Dico la verità: non ho mai pensato di andar via! Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento. Una sola parola spiega la mia esplosione e la mia affermazione da titolare: la fiducia!”. (Juan Jesus, 31.12.2012).
Raffaele Amato