INTER, PARLA ANDREA STRAMACCIONI / MILANO – The show must go on. Lo spettacolo deve andare avanti! A dire il vero, con Stramaccioni lo spettacolo non si ferma mai. Sul campo, anche se la sua Inter gioca ancora male, e fuori, davanti alle telecamere. E’ un fiume in piena, il tecnico nerazzurro. Giusto riassumere le sue dichiarazioni, meglio evitare papiri noiosi e banali. Tre, i punti fondamentali della sua intervista (sul mercato – rileggi qui); Sneijder, il primo. Con l’olandese, c’eravamo tanto amati: “Inizialmente lo avevo riposto al centro del progetto, ora invece tutto è profondamente cambiato: al momento attuale, non è nelle condizioni per poter scendere in campo. Il nostro rapporto al di fuori del campo non lo sbandiererò ai quattro venti: la sua situazione con la società è più chiara di quanto possa sembrare”.
Scalzato il tema caldo – quanto è diplomatico Stramaccioni! – parliamo di centrocampo; serve un regista, così pare. Ma in realtà: “All’inizio volevo puntare su Stankovic nel ruolo di vertice basso, purtroppo poi si è fatto male. Deki è un grande campione – ha spiegato a ‘Inter Channel’ – Un leader: non ho parlato fino ad adesso molto di lui perchè so quanto lui abbia sofferto a star fuori e quanto gli manca il campo; non voglio creare ulteriore pressione sul suo rientro. Lo aspetto, anzi, lo aspettiamo”. Questo il primo rammarico. E l’altro? “Joel Obi! E’ stato sempre indisponibile, due volte ha giocato offrendo prestazioni straordinarie: contro Neftchi e Catania. Per fortuna, lo rivedremo presto in campo”. Tra i due litiganti (al momento per un posto in tribuna), il terzo gode. Alfred Duncan, dato a un passo dal Livorno, ma poi… : “Ho grande stima del ragazzo – ha dichiarato Stramaccioni – Ha pagato il fatto di non poter essere inserito nella lista di Europa League altrimenti avrebbe assai più spazio”.
UDINE SENZA RANOCCHIA – Ultima a radunarsi dopo le vacanze natalizie. Gli ultimi saranno i primi, chissà: “Ho dato due giorni in più di vacanza perchè in rosa ci sono 13 sudamericani, 4 africani e un giapponese. Sembra una barzelletta! Ma avendo quasi 18 giocatori che sono a più di dieci ore di volo dal centro di allenamento, ho scelto di dar loro fiducia: sono dei professionisti“. Già, domani c’è l’Udinese, avversario imprevedibile, un po’ come l’Inter: “Per la squadra di Guidolin abbiamo molto rispetto, ma noi vogliamo iniziare il 2013 con una vittoria. Non sarà semplice vincere in casa loro, anche se la tradizione è a nostro favore”. In trasferta, senza Ranocchia; il centrale è stato squalificato per due giornate “per avere, al termine della gara, contestato l’operato arbitrale rivolgendo al quarto ufficiale un’espressione provocatoria”; così recitò allora il comunicato del Giudice Sportivo Tosel. Stramaccioni però, non ci sta: “Rispetto la decisione, ma non la comprendo affatto! Per noi è una grande perdita, speriamo in un po’ più di buon senso d’ora in avanti. Sia da parte nostra, sia da parte degli arbitri”, ha concluso il tecnico nerazzurro.
Raffaele Amato