INTER-PESCARA, CONFERENZA STRAMACCIONI / MILANO – Domani sera contro il Pescara inizia il girone di ritorno. L’Inter deve invertire il trend negativo del finale di andata con un punto in tre gare ed il tecnico Andrea Stramaccioni lo sa bene: “Siamo vicini a recuperare tanti giocatori che non erano a disposizione: da Mudingayi a Coutinho passando per Obi. Ovviamente non sono tutti pronti per giocare, ma è importante averli recuperati. Gli infortuni sono una variabile imprevedibile: tanti sono dovuti a traumi in campo: vedo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo fatto un grande lavor e ringrazio il dottor Combi perché ora abbiamo tutti a disposizione tranne Stankovic e gli squalificati. La mia scelta per domani è comunque conservativa: non rischierò i giocatori a rischio di ricadute. Milito? Ha avuto un problemino al ginocchio che gli ha dato molto dolore, ma ora sta bene e domani è a disposizione anche se non è al 100%; mentre Gargano è in dubbio fino a domani mattina, dipenderà anche da quello che mi dirà il dottore. Nagatomo non è pronto, spero di averlo contro la Roma. Il Pescara è una squadra molto organizzata, con giocatore rapidi davanti: mister Bergodi è stato bravo a sfruttare le loro caratteristiche nelle ripartenze. Non si vince contro Catania e Fiorentina per caso”.
GIUDIZIO E OBIETTIVI – A Stramaccioni è stato chiesto un giudizio sul girone di andata: “Siamo partiti in maniera non positiva, con difficiltà tattiche: dalla quinta giornata in poi abbiamo trovato un’identità con la difesa a tre e, con la rosa al completa, abbiamo fatto un grande filotto tra Italia ed Europa. Sono convinto che siamo una grande squadra che attraversa un periodo difficile e non una squadra normale che ha avuto un periodo positivo, anche se questo lo dirà il campo. Obiettivo? E’ sempre lo stesso: tornare in Champions League, certo che quando si è arrivati ad un punto dalla prima, si sognava qualcosa di più. Io, personalmente, voglio tornare a crescere e nonostante i passi falsi l’Inter di oggi è molto diversa da quella di agosto. Anche a Udine, per 65 minuti, ho visto quella squadra che imponeva il suo gioco anche in trasferta: domani è una partita che ci deve dare il la per ripartire. Tra fortuna e fame ci è mancato qualcosa sotto porta, ma fa parte del gioco, domani dobbiamo ripartire”.
MORATTI E PROGETTO – In settimana Moratti aveva smentito Stramaccioni in merito alla sconfitta imputata dal tecnico agli errori arbitrali: “Io avevo premesso che l’Udinese aveva meritato di vincere, ma poi mi mettono davanti delle immagini ed ho detto che era rigore – spiega l’allenatore nerazzurro – Finita la partita sto nello spogliatoio con i miei ragazzi e Palacio mi ha detto che lo ha sbilanciato: devo credergli. Ma detto questo, per me Giannoccaro ha arbitrato bene, non ha fatto altri errori, quindi il presidente ha ragione. Squadra vecchia? Il progetto mio e del presidente è sempre stato quello di avviare un’Inter con 4-5 giocatori storici e intorno a questi costruire una squadra giovane: è normale poi che a livello di allenamento ho collaboratori molto bravi e riusciamo a differenziare il lavoro. L’ho già detto ai ragazzi: la sfortuna purtroppo non si allena, ma vogliamo cambiare il trend giò da domani. Non sono soddisfatto di aver chiuso a 35 punti, ma sono convinto che faremo bene”.
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