INTER, PARLA ANDREA RANOCCHIA / MILANO – “Sono timido però, so far ridere se voglio…”, cantano gli Stadio. Timido è Andrea Ranocchia, ridere… no, non gli riesce proprio. Menomale che ha smesso di far piangere i suoi tifosi, la stagione scorsa è stata un vero disastro per lui e i suoi compagni. In questi prima parte di campionato, il centrale umbro è tornato su buoni livelli, anche se il promettente ragazzone di un metro e novanta ammirato ad Arezzo e Bari è, ahinoi, un lontano ricordo. Flashback del passato, è un piacere! “Stramaccioni è uno di quelli che ha più creduto in me, a differenza del passato allenatore (Ranieri, ndr) – ha dichiarato a ‘WhoScored.com’ – In estate mi ha fatto lavorare sodo, permettendomi di perfezionare soprattutto il mio stile di gioco“. La consacrazione potrebbe avvenire in questa seconda parte di stagione, o almeno questa è la speranza dl calcio italiano in generale: “Sono cresciuto sotto tutti i punti di vista: rispetto al 2011 sono maturato moltissimo sotto l’aspetto mentale, sì, ora mi sento molto più forte”. Il numero 23 tanto caro al mister nerazzurro ha sottolineato come la ‘difesa a tre‘ sia stata capace di risolvere alcuni problemi della sua Inter: “Essa richiede forza e velocità, Gasperini è in circolazione quello che la applica meglio di tutti”. A Palermo non la pensano affatto così…
Raffaele Amato