INTER, PARLA WESLEY SNEIJDER PRESENTAZIONE /ISTANBUL (Turchia) – Ci ha provato, Sneijder. In parte, dicendo la verità. Ovvero, quel che tutti abbiamo sempre pensato. Ma l’olandese, in fondo, ha preferito nascondersi dietro una foglia di fico anziché spifferare a loro, i turchi, le vere cause, i motivi principali delle sue ultime due stagioni fallimentari, a esser buoni.
Il trequartista ha ufficialmente iniziato oggi la sua avventura al Galatasaray, che ha pazientato molti giorni prima di avere il suo fatidico “sì”: “Fisicamente sto bene, sono pronto per giocare – ha dichiarato alla stampa turca -. Gli infortuni fanno ormai parte del passato, non vedo l’ora di scendere in campo in questo meraviglioso stadio (il ‘Türk Telekom Arena’, ndr): magari già domenica”.
Per il suo cartellino il presidente Ünal si è impegnato a versare nelle tasche di Moratti circa 7,5 milioni di euro (5 milioni l’anno fino al 2016), un affare se il ventottenne dovesse tornare in tempi brevi (difficile, ndr) il campione ammirato dai tifosi interisti nella cavalcata del 2010: “Dopo quella strordinaria stagione obiettivamente era complicato ripetersi, o sperare di far meglio; sulle mie prestazioni negative hanno influito i continui cambi di calciatori e di allenatori – Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri e infine Stramaccioni – e le conseguenti rivoluzioni tattiche, di schemi e di moduli, che mi costrinsero a cambiare posizione in campo più volte”.
Dal 2010 in poi, in parte anche nell’annata che tutti ricordiamo come unica e gloriosa, Sneijder è spesso stato ai box per problemi muscolari di varia natura, forse, anzi certamente collegati a una vita professionale condotta in modo assai reprensibile.
Raffaele Amato