INTER MASSIMO MORATTI STRAMACCIONI PROGETTO / MILANO – Due in un solo giorno, in poche ore di distanza l’una dall’altra. Martedì di interviste per Massimo Moratti, una in tarda mattinata sotto gli uffici della Saras, l’altra in serata all’Inter Club Imbersago, nella Trattoria dei Cacciatori. Si mostra umile il presidente nerazzurro, dare un tocco terreno alla propria immagine fa sempre bene, soprattutto in questo periodo. La terribile sconfitta di Siena non lo fa dormire da giorni; un bicchiere di vino, quello buono, e tutto si dimentica, o quasi. Elogi al suo tecnico, difenderlo ora è un obbligo, senza dimenticarsi, però, di lanciargli una frecciatina, una punzecchiata garbata: “Domenica ha commesso un errore – come riporta il sito ufficiale nerazzurro – Ha fatto giocare Schelotto che è fuori condizione atletica, l’italo-argentino non giocava da un bel po’. In fin dei conti, reputo Stramaccioni un allenatore intelligente: le cose possono andare bene fino a un certo punto, ma poi a causa di infortuni, umore e arbitri qualcosa può incepparsi. Noto un pessimismo cosmico dei tifosi, ora sta ai giocatori migliorare la situazione, noi tutti crediamo in loro”.
Il numero uno dell’Inter ha poi analizzato a modo suo la campagna acquisti di gennaio: “Abbiamo preso quel che serviva, ora la squadra ha più qualità. Kovacic è l’emblema del nostro progetto a lungo termine, vogliamo e stiamo costruendo qualcosa di importante – ha sottolineato -. Un ringraziamento particolare va fatto ai reduci del Triplete per come si stanno comportando adesso, per il loro impegno e per i loro insegnamenti verso i calciatori nuovi e quelli meno esperti. Negli ultimi mesi abbiamo acquistato elementi validi come Juan Jesus, Guarin e Palacio… il 70 per cento dei nuovi acquisti è stato indovinato“, ha concluso Massimo Moratti.
Raffaele Amato