INTER-CHIEVO, CONFERENZA STAMPA STRAMACCIONI / MILANO – Un’altra svolta, come all’andata. Andrea Stramaccioni prova a risollevare l’Inter dopo un periodo deludente a partire dalla sfida casalinga contro il Chievo, che un girone fa diede avvio alla serie di sette vittorie consecutive in campionato. “Già all’andata il Chievo dimostrò di essere molto organizzato. Poi Corini ha trovato nelle ultime partite un certo equilibrio e continuità che li ha portati a vincere in casa della Lazio – ha detto il tecnico nerazzurro in conferenza stampa – Difesa a quattro? Il sistema di gioco è importante, ma soprattutto dobbiamo tornare a giocare da grande squadra: il cambio tattico ci ha portato dei vantaggi, ora la rosa si è definita con l’arrivo di nuovi giocatori ed il recupero di pedine importanti come Chivu, Stankovic e Milito. L’idea di gioco è importante: la partita di Siena ha rappresentato un punto in cui dall’allenatore al presidente ai giocatori si è detto ‘torniamo a fare l’Inter’. Abbiamo avuto un ciclo di partite in cui non abbiamo fatto l’Inter come atteggiamento: dobbiamo sempre mettere sotto l’avversario e dare tutto fino alla fine. Con questo organico abbiamo il dovere di tornare a lottare per le prime posizioni, anche se dovessimo perdere qualche altra partita. Non c’è tempo per piangere o guardarsi indietro: dobbiamo far parlare il campo”.
MILITO, SAMUEL E CAMBIASSO – Contro il Chievo torna Milito, alla sua prima partita del 2013: “Con il professor Combi lo abbiamo gestito con grande cura e anche se poteva giocare qualche minuto col Siena ho preferito non rischiarlo – spiega Stramaccioni – Ora sono già due settimane che si allena al 100% e spetta a me decidere quanto e quando schierarlo. Samuel è stata una brutta perdita sia come giocatore che come personalità: lo aspettiamo con serenità, perché il suo infortunio va recuperato bene. Su Cambiasso ho letto e sentito cose assurde: ha avuto un problema alla caviglia ed ha fatto di tutto per esserci a Siena. Per me lui è importante prima come uomo che come calciatore perché mi è stato sempre vicino dall’inizio della mia avventura: col Torino è entrato ed ha pareggiato la partita e se gioca dall’inizio o no dà sempre il suo contributo. Non c’è nessun problema con lui ed ho capito che quando le cose vanno male se ne sentono di tutti i colori…“.
KUZMANOVIC, KOVACIC E SCHELOTTO – L’allenatore romano ha parlato poi dei nuovi arrivati che hanno fatto già il loro esordio con alterne fortune a partire da Kuzmanovic: “E’ un centrocampista centrale che può giocare a due o a tre: le cose migliori le fa davanti la difesa perché detta i tempi o fa da schermo alla difesa. Kovacic? Quando lo abbiamo acquistato aveva già 40 partite di campionato e 12 di Champions: un bel bagaglio di esperienza per un giovane. Può ricoprire tutti i ruoli di centrocampo: davanti alla difesa, interno in una mediana a tre o con un incontrista accanto, ma non dietro le punte. Schelotto titolare un azzardo? E’ normale che abbia trovato difficoltà come tutti i nuovi, ma anche quelli che erano qui dall’inizio, poi è stato esposto di più perché abbiamo sofferto sulla destra. Ma col Siena è stata una sconfitta di tutti, a partire dall’allenatore”.
MILAN E TERZO POSTO – L’obiettivo annunciato dell’Inter è il terzo posto, Moratti ha detto che l’aggangio in classifida del Milan è uno stimolo per i nerazzurri: “Il presidente intendeva che nei momenti difficili abbiamo tirato fuori qualcosa in più: ora pensiamo al Chievo poi ci sarà il Cluj e gli scontri diretti dove ci siamo sempre comportati bene – prosegue Stramaccioni – Tra tre partite c’è il derby e ci giochiamo un posto con loro, ma che sia Milan, Lazio o Fiorentina non mi interessa il nome del competitor. Con Balotelli i rossoneri hanno preso un giocatore importante, ha un attaccante forte in più, ma non ho commenti particolari da fare. La concorrenza per il terzo posto è aumentata, abbiamo perso dei punti per strada, ma da domani dobbiamo tornare a vincere e riprendere la corsa ai primi posti”.
TRIDENTONE – Il tecnico romano parla poi dei possibili cambi tattici e del Tridentone: “Con Alvarez e Rocchi abbiamo cinque giocatori che possono ricoprire i tre ruoli di attacco. Cassano, Palacio e Milito sono i tre grandi giocatori che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Ma spesso non siamo stati equilibrati, io cerco comunque di mettere in campo il massimo della qualità e della pericolosità: domani ho in mente di schierarli anche se non so se dall’inizio. Deve giocare l’Inter più competitiva. Nuove figure in società? Ho un ottimo rapporto con i direttori e comunque ora le mie esigenze sono solo tecnico-tattiche, poi le domande su come migliorare la struttura va chiesta al presidente“. Infine una battuta sul doping nello sport: “E’ una sconfitta: non ho competenza né mi permetto di giudicare nessuno, ma da appassionato credo sia una sconfitta di tutti”.