INTER / MILANO – Dopo una prima parte di stagione entusiasmante l’Inter marcia nel 2016 ad un ritmo retrocessione. Quali i motivi, gli scenari e le reazioni dei bookmakers.
Nel giorno di San Valentino l’Inter sfiderà la Fiorentina per quello che a tutti gli effetti è uno spareggio in chiave terzo posto, l’ultimo utile per strappare il pass ai preliminari di Champions League. Un’Inter folle nel suo andamento, incessante all’andata e lento, lentissimo in questo ritorno. L’arrivo di Eder non sembra aver portato grossi miglioramenti in una squadra che certamente ha creato molto nelle ultime uscite, subendo però altrettanto. La mancanza di investimenti a metà campo, ai quali si è appunto preferito l’arrivo dell’oriundo, mettono in luce tutti i limiti della rosa di Mancini, deficitari in qualità ed alternative a centrocampo. Felipe Melo è totalmente inaffidabile, Medel non è un giocatore da alta classifica, funzionale allo sviluppo di un gioco creativo e propositivo. Kondogbia è l’investimento da oltre 30 milioni che ad oggi è valso un decimo di quanto speso: ed intanto il giovane e promettente Gnoukouri è sparito dai radar, anche dopo la cessione di Guarin. E’ qui che risiedono la maggior parte dei “perché” l’Inter sia crollata dopo un ottimo avvio.
Eppure c’è chi non aveva mai dato così tanto credito a questa Inter, nemmeno dopo che nel girone d’andata era stata la squadra ad aver occupato per più giornate la testa della classifica. I numeri della crisi sono eloquenti: 9 punti nelle ultime 7, media di un gol a partita e ben 9 subiti, al quale andrebbero anche aggiunti i 3 rifilati dalla Juve in Coppa Italia. Un vortice nero che ha affondato definitivamente le quotazioni dell’Inter per la vittoria dello Scudetto, ma anche la qualificazione in Champions League non vede la beneamata in pole position, vista la crescita esponenziale della Roma di Spalletti e la costanza della Fiorentina di Paulo Sousa. Previsioni che, in caso di vittoria al “Franchi”, potrebbero leggermente cambiare in favore dei nerazzurri, soprattutto per il segnale di forza che darebbero al campionato e alle dirette rivali. Altri dati statistici spiegano perfettamente quello che è il declino intrapreso dai nerazzurri, a partire da quella che era la sua grande forza: la coppia centrale di difesa, dove Murillo aveva impressionato a tal punto da attrarre i radar di Real e Barça. I due sudamericani concedevano nelle prime 19 giornate la miseria di 0.60 reti a partita, l’incredibile media di quasi 1 gol subito ogni due match. Ora, siamo a 1,28: erano state 11 le reti subito su 19 partite, nelle successive 5 sono già 9. La media punti è passata da 2,12 ad 1,29 con una classifica che vedrebbe l’Inter a solo +4 sulla zona retrocessione.
Urge ripartire, dalla notte dell’amore: perché va bene “amarla”, ma occorre anche dar freno a questa perpetua pazzia.
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