Inter, Cordoba racconta: “C’è un abisso tra giocatore e dirigente. Io e Strama…”

Cordoba festeggiato dai suoi compagni - Getty Images

INTER, CORDOBA TEAM MANAGER STRAMACCIONI / MILANO – 6 maggio 2012: Inter-Milan 4-2. Il primo derby di Andrea Stramaccioni, l’ultimo derby e l’ultima partita ufficiale di Ivan Ramiro Cordoba con la maglia nerazzurra. L’ex difensore ha appeso gli scarpini al chiodo, ma è rimasto nella famiglia dell’Inter nel ruolo di team manager: “La decisione di ritirarmi è arrivata la settimana stessa di quel derby, dopo una visita al ginocchio decisiva per capire quali erano le possibilità di continuare a fare il calciatore – racconta il colombiano a ‘SportWeek’ – Fu un’emozione unica e incredibile, i miei compagni scesero in campo tutti con la mia maglia, la mia famiglia era presente al gran completo e il presidente venne in campo ad abbracciarmi. E poi la vittoria con il Milan. Fu una serata perfetta”.

Ora la nuova avventura tra panchina e scrivania: “Già al ritiro mi sembrava che ci fosse un abisso tra giocatore e dirigente. Per paura di sbagliare, andavo a letto alle due e mi svegliavo alle sei… – prosegue Cordoba – La prima dalla panchina? Forse è stato più semplice, parlo coi giocatori come ho sempre fatto. E’ il lavoro fuori ad essere molto più complesso, lì quando ho dei dubbi mi lascio guidare dall’istinto. Stramaccioni? Con lui il feeling è ottimo: sin qui abbiamo condiviso in piena sintonia tanti stati d’animo, momenti soddisfacenti e altri più difficili. Penso sia la persona giusta per questa Inter. A unirci più di tutto è la condivisione di intenti. Vogliamo la stessa cosa, il bene della squadra”.

M.R.

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