SERIE A, CRONACA DERBY INTER- MILAN 0-0 / MILANO – Il derby è emozione, sofferenza. Risveglierebbe dal torpore calcistico, ammesso che la passione pallonara faccia al caso loro, persino un branco di asini. E i tifosi, che asini non sono: i quali sperano, per almeno una settimana, che la loro squadra, quella che fa battere il cuore, possa annichilire, con prepotenza e sadismo, la rivale cittadina. Il derby di Milano è Inter contro Milan, nerazzurri contro rossoneri: stasera non c’è stato un vincitore, né un eletto autorevole per il terzo posto, obiettivo prioritario di entrambe le squadre. Risultato finale, 1-1: Schelotto, e le sue lacrime, fermano il narciso ‘diavolo’. Stramaccioni, fatta eccezione per Nagatomo e Gargano, schiera dal primo minuto la stessa formazione vista in Europa League contro il Cluj: Allegri rinuncia a Niang, lanciando il suo Milan con la coppia Balotelli–El Shaarawy, con Boateng atipico trequartista.
La prima occasione degna di nota arriva dopo una prima fase di studio, inevitabile e attesa: al 5′ botta e risposta, prima Muntari prova a impensierire Handanovic, ma il suo tiro è troppo sbilenco tanto da finire a lato. Pochi secondì dopo, ci prova Cassano: il piatto del barese è facile preda di Abbiati. La partita sempre accendersi, al 9′ El Sharaawy prova con precisione a sorprendere il numero uno nerazzurro, che è abile, però, a coprire il palo di sua competenza. Due minuti più tardi Palacio riceve un pallone superbo da ‘Fantantonio’, ma l’argentino con la treccina si fa anticipare in corner dalla difesa rossonera. Guarin dirompente nel primo quarto d’ora: il colombiano è stoico nel proteggere palla, nel rubarla e nel ripartire come un treno sull’out destro. Ma l’Inter è sugli esterni a soffrire, al 15′ arriva facile facile un assist in area di rigore per Balotelli, che goffamente scivola cadendo a terra. Poco più tardi, occasionissima per Palacio, che tutto solo (seppur defilato) nell’area rossonera tiraccia a lato. La marmellata la combina Cassano allo scadere del 20′: il barese si fa rubar palla a centrocampo da Boateng, che poi serve con un assist facile e preciso El Shaarawy – la difesa interista in dormiveglia -: il giovane attaccante colpisce di collo esterno il pallone, battendo l’incolpevole Handanovic. Il portiere sloveno compie qualche minuto più tardi, precisamente al 26′, unaparata superlativa su un ravvicinato colpo di testa di Mario Balotelli. Il ‘bad boy’ italiano va nuovamente vicino al raddopio al 29′, approfittando del letargo avversario, ma la sua stoccata in spaccata viene ancora una volta neutralizzata dall’estremo difensore interista. Gargano che imposta (e perde palloni) male, e Alvarez, che corre poco e, soprattutto, non dà la spinta necessaria e richiesta per i preparati contropiedi: queste le chiavi tattiche del primo tempo. Bravo, invece, il Milan ad approfittare degli spazi concessi dall’Inter in mezzo al campo e sulle fasce: De Sciglio, più di Abate, ha messo in seria difficoltà la retroguardia nerazzurra, insicura ogniqualvolta un pallone navighi al centro dell’area.
Nella ripresa, Stramaccioni opera il primo cambio tattico, invertendo di posizione Zanetti e Nagatomo: così facendo, almeno in teoria, il giapponese potrebbe scorazzare liberamente sulla destra, mentre il capitano argentino ‘controllare’ con maggiore esperienza le discese di De Sciglio. Al 47′ la chance per il raddoppio del ‘diavolo’: Boateng, di testa, per poco non infila la porta della ‘Beneamata’. Poi pressing interista: almeno un plauso per l’atteggiamento, decisamente diverso – pià aggressivo – rispetto alla prima frazione, eccezion fatta per il primo quarto d’ora. Forcing che per un pelo non viene premiato all’ottavo minuto: Palacio crossa al bacio per Guarin, che di simil piatto conclude a rete, trovando però un superbo Abbiati; il pallone carambola sui piedi di Cassano che, defilatissimo, coglie il palo esterno. Il Milan è più rilassato, forse troppo, ma l’Inter non ha il piglio giusto per capovolgere il risultato: è lenta e farraginosa, oltre che poco ispirata da Cassano, in scarsa vena poetica stasera. A venti secondi dal 20′, Balotelli in scivolata, per un niente, non anticipa il coraggioso di Handanovic, lesto e furbo ad anticipare in uscita un traversone dalla destra. Al 68′ entra Schelotto per Cambiasso (sempre in ritardo). Ed è proprio l’italo-argentino a spegnere la superbia rossonera al 72′: cross di Nagatomo dalla sinistra, e gran colpo di testa del tornante – lasciato libero -, che spiazza l’immobile Abbiati. Partita in parità, e lacrime dell’ex atalantino, al primo gol in maglia nerazzurra. Al 74′ e al 76′ gli ultimi cambi di Stramaccioni: esce Alvarez (discontinuo nell’arco del match), ed entra Kuzmanovic; Chivu prende il posto di Nagatomo.
Il Milan prova a reinvertire la sorte inserendo due freschi attaccanti: Niang e Bojan, che prendono rispettivamente il posto di Boateng ed El Sharaawy. Poprio lo sbarbato di Niang si rende pericolo quasi allo scadere dei novanta minuti: la sua rasoiata è, però, respinta dal certo Handanovic. Finale in fermento della banda di Stramaccioni, per poco Schelotto non trova il sigillo della vittoria. 4 minuti di recupero non bastano a entrambe le squadre: il derby della ‘Madunina’ non ha un vincitore, almeno stasera. Poco cambia in proiezione terzo posto: Milan 45, Inter 44 punti. Aspettando la Lazio, che se domani batterà il Pescara allo stadio ‘Olimpico’ saluterà l’allegra compagnia famigliare, salendo a quota 47.
IL TABELLINO
Inter-Milan 1-1 (0-1): 20′ El Sharaawy (M), 72′ Schelotto (I)
INTER (4-3-1-2): 1 Handanovic; 4 Zanetti, 23 Ranocchia 40 Juan Jesus, 55 Nagatomo (76′ 26 Chivu); 21 Gargano, 19 Cambiasso (68′ 7 Schelotto),14 Guarin; 11 Alvarez (74′ 17 Kuzmanovic); 8 Palacio, 9 Cassano. Panchina: 27 Belec, 30 Carrizo, 5 Stankovic, 10 Kovacic, 18 Rocchi, 24 Benassi, 28 Pasa, 33 Mbaye, 42 Jonathan. Allenatore: Andrea Stramaccioni.
MILAN (4-3-1-2): 32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexes, 2 De Sciglio; 8 Nocerino, 18 Montolivo, 4 Muntari (89′ 23 Ambrosini); 10 Boateng (80′ 19 Niang), 45 Balotelli, 92 El Shaarawy (87′ 22 Bojan). Panchina: 1 Amelia, 59 Gabriel, 11 Pazzini, 12 Traoré, 14 Salamon, 76 Yepes, 77 Antonini, 81 Zaccardo. Allenatore: Massimiliano Allegri.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo
Note – Ammoniti: 12′ Mexès (M), 30′ Muntari (M), 33′ Ranocchia (I), 43′ Juan Jesus (I), 49′ Montolivo (M), 89′ Zapata (M). Espulsi: 75′ Tassotti (vice all. M). Spettatori: 70.ooo circa. Recupero: 0′, 4′
Raffaele Amato
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