Inter, cambi e rimonte: il volto vincente di Stramaccioni

Stramaccioni festeggia allo Juventus Stadium - Getty Images

INTER, LE RIMONTE DI STRAMACCIONI / MILANO – Rimontare: ovvero recuperare uno svantaggio. Fa più al caso nostro: risalire in senso opposto alla corrente. Perché se proprio vogliam parlare di rimonte, il pareggio conquistato nel derby andrebbe etichettato, tutt’al più, con la frasetta ‘è stato evitato il peggio’. Le vere rimonte dell’Inter in questa stagione sono tre: in tre occasioni la squadra nerazzurra ha vinto una partita che allo scadere dei primi quarantacinque minuti era persa, almeno dal punto di vista del risultato. Si potrebbe obiettare dicendo che ogni gara dura novanta minuti. Verissimo. Ma i quindici minuti di intervallo fra un tempo e un altro son stati decisivi, per esempio, nella supersfida contro la Juventus, in una delle famose ‘tre’ citate poc’anzi. A conclusione della prima frazione di gioco, in quel di Torino (3 novembre 2012), la ‘Beneamata’ si trovava in svantaggio per 1-0. La ‘strigliata’ nello spogliatoio, da parte di Stramaccioni, è servita alla squadra, che nella seconda frazione di gioco ha cambiato totalmente ‘faccia’, oltre che atteggiamento. A favorire l’insperata rimonta, ci ha pensato il tecnico con la sua sostituzione in corsa: Guarin per uno spento Cassano. Il colombiano, dal suo ingresso in avanti, è stato l’uomo decisivo, assieme a Milito e Palacio autori dei 3 gol, nel trionfo finale (1-3).

Similitudini con la gara contro la truppa di Conte, le troviamo indubbiamente in altre due partite: contro la Sampdoria in casa (31.10.2012), 0-1 allo scadere dei quarantacinque minuti. Poi, il tecnico nerazzurro inserì Cambiasso, al posto dell’infortunato Mudingayi (46′), e Pereira (69′). Entrambi furono fondamentali, più il ‘Cuchu’ dell’uruguaiano, ai fini della (sempre lei) rimonta conclusiva. 3-2 il risultato finale: Milito, Palacio e Guarin i marcatori. E infine, Catania: storia di quarantotto ore fa, dal 2-0 al 2-3: Stankovic e Palacio i cambi di Strama, importanti per il ‘pazzo’ successo. Tre partite recuperate, nove punti conquistati. Sarebbe il caso che l’Inter, al di là di questo ragionamento, cominciasse diversamente, e meglio, le prossime partite.

 

Raffaele Amato

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