INTER, PARLA GIGI SIMONI STRAMACCIONI MORATTI / MILANO – Direttore tecnico della Cremonese, classe ’39: d’acciaio. Ex tecnico dell’Inter, fra i più amati della collezione-Moratti. Sulla panchina nerazzurra vinse la Coppa Uefa nel 1998, poi venne esonerato dal patron interista il giorno seguente al sofferto successo contro la Salernitana, nell’occasione peggiore: quando gli si stava consegnando la ‘panchina d’oro’. Ciò spiega molte cose, forse anche questa elettricità morattiana, che starebbe per mietere l’ultima annunciata vittima: Andrea Stramaccioni. “Se fossi in Moratti lo confermerei – ha dichiarato l’ex allenatore del ‘Biscione’ ai microfoni di ‘Tuttosport’ -. Solamente a fine stagioni farei ulteriori considerazioni sul suo operato: vedrei, anzitutto, come affonterà le attuali difficoltà. Anche perché, le capacità di un allenatore si valutano nei momenti più ostici”. Quindi, il giovane rampollo non è l’unico responsabile del flagello interista: “No, una stagione così me l’aspettavo – ha aggiunto il d.t. -, la classifica rispecchia la reale dimensione della squadra. Il mercato è stato deludente, sono arrivati molti giocatori non all’altezza della situazione: a gennaio sono stati presi dei rinforzi all’ultimo momento, forse con la speranza che potessero risollevare la situazione”. Pizzicotto a Stramaccioni, comunque: “E’ stato molto fortunato a ricevere l’incarico da Moratti. Che gli ha sempre dato fiducia, almeno fino a ora”, ha concluso Gigi Simoni.
Raffaele Amato