INTER SPOGLIATOIO RETROSCENA MATEO KOVACIC / MILANO – Personalità e talento da vendere. Lo fan giocare da regista basso, ruolo in cui si sta adattando, ma che non è il suo naturale: nasce mezz’ala, Mateo Kovacic. Eppure, da organizzatore di gioco il giovane croato contro il Tottenham ha deliziato l’irrisorio e rumoso pubblico del ‘Meazza’. Il giorno dopo l’impresa sfiorata contro gli inglesi, sono arrivati i complimenti del presidente Moratti: “Ha dimostrato di avere grande maturità e ottima personalità”. Parere più profondo, invece, arriva da uno dei ‘senatori’ dello spogliatoio nerazzurro (fonte: ‘Corriere dello Sport’): “Vuole sempre il pallone, lo gioca anche in maniera non banale e alzando i ritmi, ma soprattutto se sbaglia una o due palle, non si fa condizionare: trenta secondi dopo la chiede nuovamente. Solo i grandi giocatori fanno così“.
Da vertice basso in un simil rombo di centrocampo dovrebbe giocare anche a Genova contro la Sampdoria: Stramaccioni difficilmente rinuncerà alle sue geometrie e ai suoi guizzi, imprescindibili nella linea mediana interista, assai povera di fantasia. Ha viaggiato a mille contro gli ‘Spurs’, nella vita reale è ancora ‘scortato’ da Kuzmanovic, suo autista personale visto che è ancora privo della patente. Rassicuranti, infine, le sue condizioni fisiche (è stato peraltro convocato in nazionale): giovedì è uscito anzitempo dal terreno di gioco solo perché ha avvertito dei fastidiosi crampi. E’ lui il futuro dell’Inter, che forse comincia domenica sera.
Raffaele Amato