INTER MARIO BALOTELLI LANCIO MAGLIA / MILANO – Da quando è al Milan, chissà perché, a Mario Balotelli è cresciuta d’improvisso l’aureola sopra la testa. E’ diventato un ‘santo’ di ragazzo, mentre nel suo periodo, comunque vincente, con l’Inter, era solo ed esclusivamente oggetto di critiche, anche molto pesanti. Sarà l’eden rossonero, o una certa stampa inchinata a presidenza e dirigenza del diavolo: per non fare nomi, a Berlusconi e Galliani. In realtà, ‘Super Mario’ non è mai stato un delinquente, bensì un semplice ragazzo di provincia, uno straordinario campione sul campo, usuberante e presuntuoso, quest’ultima dote necessaria per raggiungere traguardi prestigiosi.
A 22 anni ha vinto già tutto. Una macchia, piccola, ha leggermente oscurato la sua carriera, perlopiù il suo passato nerazzurro; il fattaccio avvenne in semifinale di Champions, al termine di Inter-Barcellona, di risposta ai tifosi nerazzurri, che lo insultarono per tutto lo spezzone della gara da lui giocata; si tolse la maglia gettandola sul terreno di gioco. Un gesto volgare che ha scatenato su di lui l’ira funesta degli interisti, e dei suoi compagni, i quali, forse, non vedevano l’ora di scagliarsi contro quel ‘ragazzetto’ che giocava a fare il duro. Balotelli, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, a tal proposito ha espresso tutto il suo pentimento: “Ho sbagliato: adesso non butterei per terra la maglia dell’Inter nel giorno del match col Barcellona: no, non la butterei più”. Assolto dal peccato, Mario.
Raffaele Amato