INTER PALACIO INTERVISTA / MILANO – Rodrigo Palacio molto probabilmente è la nota più lieta di questa stagione in casa Inter. L’attaccante argentino, arrivato in estate dal Genoa, ha siglato sinora 20 gol in nerazzurro. In una Intervista esclusiva da Sky Sport il ‘trenza’ ha parlato della sua prima stagione a Milano. “Avevo intenzione di arrivare all‘Inter e di fare del mio meglio. Anche io sono sorpreso di questo mio rendimento anche se non sono completamente felice dato che la squadra non sta rendendo al massimo”. La strada però è tracciata: “Dobbiamo affrontare queste ultime partite con lo spirito giusto, come abbiamo fatto con la Juventus ed il Tottenham“.
OBIETTIVI DA CENTRARE – Sugli obiettivi stagionali poi il numero 8 nerazzurro è chiaro: “Abbiamo ancora il campionato e la Coppa Italia in ballo e non possiamo mollare. Però abbiamo perso molti punti per strada e se vogliamo centrare il traguardo Champions dobbiamo vincere a tutti i costi contro Sampdoria ed Atalanta. Se riuscissimo a vincere sei sette partite di quelle restanti allora avremo qualche chance di centrare il terzo posto”.
MILITO, KOVACIC E ICARDI – Il discorso poi passa ai compagni di squadra, a quel Diego Milito che tanto sta mancando lì davanti: “Il suo infortunio è stato certamente un brutto colpo, lui è fondamentale per noi. Poi però ci abbiam messo anche del nostro non giocando il nostro miglior calcio”. Il futuro però è nei piedi di Mateo Kovacic, come conferma Palacio: “E’ davvero bravo, lo si è visto dal primo giorno che è arrivato. Diventerà un grande campione. Già adesso sta facendo bene e ci sta dando una mano”. A chi gli chiede poi un commento su Mauro Icardi, probabilmente suo partner d’attacco la prossima stagione, l’argentino risponde: “E’ fuori dubbio che sia forte ma noi adesso dobbiamo pensare a concludere al meglio questa stagione e non pensare al futuro”. Infine l’ultima battuta è per Andrea Stramaccioni, da molti dato in partenza a fine stagione: “Noi siamo con lui. E’ giovane ma è già un buon allenatore”, ha concluso il ‘Trenza’.
Mario Di Ciommo